La splendida testa di Venere in
marmo, voluta dall'imperatore Costantino o dai suoi successori
per riproporre i valori della Roma Aeterna. Il cameo di
Belgrado, la testa dell'imperatore Galerio, tre elmi da parata e
un ricco tesoro di gioielli in argento. Sono solo alcune delle
meraviglie della mostra "Tesori e imperatori. Lo splendore della
Serbia romana" allestita dal 10/3 al 3/6 a Palazzo Meizlik ad
Aquileia. In un viaggio sulle tracce dell'impero romano,
l'esposizione presenta 62 pezzi provenienti dal Museo Nazionale
di Belgrado, dal Museo Nazionale di Zajecar e di Nis e dai Musei
di Pozarevac, Novi Sad, Sremska Mitrovica e Negotin (oltre a un
calco storico della Colonna Traiana prestato dal Museo della
Civiltà Romana): un patrimonio che testimonia 600 anni di
storia, documentando l'espansione di Roma a Oriente, fino al
confine del Danubio. Il fiume, incuneandosi nelle Porte di
Ferro, situate in Serbia quasi al confine con la Romania,
delimitava un impero che arrivava alla Tracia e alla Dacia.
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