"Questo è il momento giusto, nella
città giusta, la città di Norberto Bobbio, incline da sempre
alla riflessione politica e sociale, e nel museo giusto, la Gam,
per organizzare una mostra su Renato Guttuso". Così Fabio
Carapezza Guttuso, figlio adottivo del pittore morto nel 1987 e
presidente degli Archivi Guttuso, ha presentato a Torino la
mostra con 60 opere del maestro, provenienti da collezioni
pubbliche e private, aperta alla Gam dal 23/2 al 24/6.
Il curatore Pier Giovanni Castagnoli (già direttore della
Gam) e la direttrice del museo, Carolyn Christov-Bakargiev,
hanno sottolineato come nella mostra, pensata per celebrare i 50
anni del '68, ci siano opere politiche e civili - una per tutti
i Funerali di Togliatti - ma anche paesaggi e nature morte, di
impronta cubista e impressionista, che ben descrivono la
profonda poesia di Guttuso". "Questa mostra, ancora più di altre
- dice Castagnoli - approfondisce il tema del rapporto tra arte
e impegno civile, in un momento storico delicatissimo".
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