"Piazza del Colosseo è un suq e anche
su quello bisognerà lavorare, innanzitutto per raggiungere
l'obiettivo della legalità e poi per dare anche l'idea a chi
arriva che l'Italia è un Paese civile". Lo dice la neo
direttrice del Parco archeologico del Colosseo, Alfonsina Russo.
"Per questo motivo - aggiunge - bisogna istituire un tavolo
tecnico con Prefettura, Questura e Comune. E' chiaro che non
sono io a dover intervenire, ma è il Comune che con delle
ordinanze deve sgomberare l'area e a ripristinare la legalità
intorno al Colosseo".
La Russo, alla sua prima uscita pubblica per la presentazione
della guida 'In Cammino sulla via Appia nel Lazio. Al passo con
la storia tra Roma e il Garigliano' a Palazzo Patrizi Clementi a
Roma, spiega poi di non aver ancora avuto contatti con il
Campidoglio, dal momento che è stata nominata solo da qualche
giorno. "Rispetto a prima - aggiunge - non cambia nulla di
sostanziale, se non il fatto che l'area centrale viene
estrapolata per darle più forza. Il Comune aveva fatto ricorso,
ma l'obiettivo della riforma era di dare più forza all'area
archeologica centrale e al Colosseo. E' chiaro che un conto è un
soprintendente che si deve occupare di tutela e di
valorizzazione e di tutte le problematiche del Comune, un conto
invece è un direttore che si concentrerà solo sulle criticità
dell'area centrale".
La Russo parla anche del progetto del Consorzio dei Fori:
"Già il ministro Franceschini - dice - nel 2015 aveva
sottoscritto un protocollo d'intesa con l'allora sindaco di
Roma, Ignazio Marino, proprio per questo grande progetto, che
poi si è fermato. Sarebbe opportuno riprenderlo, ma si vedrà
come fare nelle modalità".
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