L'instabilità del presente, nei
volti e nei racconti di migranti e rifugiati, è l'oggetto della
mostra 'La Terra Inquieta', in programma alla Triennale di
Milano dal 28 aprile al 20 agosto. L'esposizione, curata da
Massimiliano Gioni e promossa da Fondazione Nicola Trussardi e
Fondazione Triennale, ospita le opere di 65 artisti da tutto il
mondo, e tra fotografie, installazioni, sculture e dipinti
accostati a reperti dei naufraghi o testimonianze video cerca un
linguaggio ibrido da "reportage lirico, verso una verità che è
molteplicità di punti di vista", come ha spiegato Gioni
presentando oggi la mostra. "E' un esercizio di empatia, un
esperimento di comprensione e dialogo tra culture - dice
Beatrice Trussardi, presidente di Fondazione Trussardi - L'arte
ci aiuta a raccontare storie complesse e costruire dei ponti per
immaginare un futuro possibile".
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