Racconta la lotta cilena per la
libertà, l'amore per i murales non solo per colorare muri
scrostati, ma anche per parlare con il popolo, l'allegria e la
musicalità di una popolazione che non ha mollato, la mostra
'Encuentros', dal 14 aprile al 3 maggio al Mau, Museo d'arte
urbana di Torino. Promossa dall'Associazione Tribù del Badnight
Cafè e patrocinata dal governo del Cile, la mostra è composta di
25 acrilici del pittore Mono Cherasco.
Opere stilizzate che raccontano un genere pittorico, il
murales, sviluppatosi nel Cile anni '70 ad opera di gruppi di
rivoluzionari e non solo che avevano cominciato a credere che il
loro Paese potesse cambiare la storia con la vittoria di
Allende. "Nella notte le 'brigate di pittura' imbrattavano i
muri con la scritta 'Allende Venceremos' e tanti disegni -
racconta Carrasco, dal 1974 in Italia, dove arrivò come
rifugiato - un patrimonio poi cancellato dai militari, ma ancora
vivo. Ancora oggi io faccio disegni di quel genere in molti
luoghi come scuole, piazze, muri".
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