''Una festa per gli occhi''. Vittorio
Sgarbi ha inaugurato così a Urbino la mostra 'Rinascimento
segreto', oltre 70 opere fra dipinti, sculture e oggetti di
proprietà di collezionisti privati e fondazioni bancarie, da lui
stesso raccolte in un'esposizione che fino al 3 settembre si
snoda fra le Sale del Castellare del Palazzo Ducale di Urbino,
Palazzo Mosca di Pesaro, il Museo Archeologico e Pinacoteca del
Palazzo Malatestiano di Fano. ''Abbiamo aggiunto le Sale alla
Galleria delle Marche - ha esordito Sgarbi -, affiancando a
Paolo Uccello e Piero della Francesca opere di artisti meno
conosciuti del grande Rinascimento''. La mostra, ''concepita due
anni fa, è stata poi allargata a Pesaro, con la Pala di Bellini
e a Fano con sculture di grandi maestri. Unico assente - ha
ironizzato - è lo Stato. Per ragioni burocratiche i due ambienti
di Urbino non sono collegati tra di loro, per cui si dovranno
pagare 2 biglietti distinti. Ma sono collegati spiritualmente
per la festa degli occhi di chi ama il Rinascimento". La
gestazione è stata lunga, ma Rinascimento segreto si apre nella
stagione migliore, ''e quando le Marche hanno bisogno di
rilancio per via del sisma''.
In mostra ci sono i maestri di scuola marchigiana Giacomo di
Nicola da Recanati, Giovanni Antonio da Pesaro, e quelli della
scuola toscana, da Piero del Pollaiolo a Benvenuto Cellini e
Francesco di Giorgio Martini. Ma anche opere dei pittori veneti
(Bernardino Licinio), ferraresi, emiliani e romagnoli (Giovanni
Francesco da Rimini, il Bagnacavallo), e alcuni capolavori della
scuola di Raffaello e Perugino. A Urbino la mostra è visitabile
da martedì a domenica e festivi (ore 10-18), con chiusura nei
lunedì non festivi; a Pesaro e Fano da martedì a domenica e
festivi (10-13/16-19), anche qui con chiusura i lunedì non
festivi (www.rinascimentosegreto.it).
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