All' arte di protesta di Santiago
Sierra (Madrid 1966) il Padiglione Arte Contemporanea dedica una
mostra dal 28 marzo al 4 giugno. E' presentata una cinquantina
di opere, tra installazioni e performance, realizzate del 1997
in poi e documentate con foto e video.
Quella di Sierra è una continua denuncia delle ingiustizie
che affliggono il mondo: sfruttamento dell'uomo e della natura,
discriminazione, disuguaglianza. Allo sfruttamento umano ha
dedicato una performance del vivo: ha ingaggiato persone che
vivono precariamente, pagandole perché si facessero tatuare una
linea sulla schiena ed esponendole quindi a dorso nudo. Una
negazione assoluta è stato il gesto che caratterizzò la sua
partecipazione alla Biennale di Venezia del 2003. La Spagna gli
aveva affidato il suo padiglione e lui ne murò la porta,
impedendo l'accesso al pubblico.
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