Una mostra antologica in 50 opere
tra dipinti, sculture, disegni ed incisioni, che ripercorre la
vicenda umana e creativa di Antonio Ligabue, uno degli autori
più geniali del secolo scorso: Pavia la ospita da domani fino al
18 giugno alle Scuderie del Castello Visconteo. L'evento è
organizzato da ViDi e curato da Sandro Parmiggiani, Sergio Negri
e Simona Bartolena, in collaborazione con il Comune di Pavia e
la "Fondazione Antonio Ligabue" di Gualtieri (Reggio Emilia),
dove l'artista naif, nato a Zurigo, è morto nel 1965 all'età di
66 anni. Il percorso espositivo si snoda tra i due principali
poli dell'universo creativo di Ligabue: gli animali, selvaggi e
domestici, e gli autoritratti. Tra i primi si trovano alcuni
capolavori come "Leopardo che assale un cigno o Tigre reale"
realizzato nel 1941 oppure la "Lepre nel paesaggio", opera
presentata per la prima volta in una mostra. Per quanto riguarda
gli autoritratti, impressionante il numero: più di 170 su 870
opere catalogate nella sua carriera.
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