Due giorni e due notti di concerti,
incontri e performance, per vivere gli ultimi momenti della
mostra 'La fine del mondo' con cui il Centro Pecci per l'arte
contemporanea di Prato ha riaperto, il 16 ottobre scorso, dopo
tre anni di inattività e una nuova veste architettonica. E'
'Waiting for the End / Aspettando la fine della Fine del mondo',
che partirà alle 21 del 17 marzo per concludersi alle 24.00 del
19 marzo'. A oggi la mostra ha raggiunto quasi i 60.000
visitatori.
Le due giornate, a cura di Mario Pagano, vedranno una
parterre molto vario di presenze, dal gruppo teatrale polacco
Teatr Cinema insieme a quello russo Akhe, agli astrofisici
dell'Osservatorio di Arcetri, da conversazioni sul architettura
del futuro con Didier Faustino a note spirituali con padre
Bernardo, abate di San Miniato a Firenze, dalla musica di Paolo
Angeli con un concerto dedicato a Björk, a quella di
Braccialini, Pardo e Mi. Non mancheranno riflessioni
scientifiche, come quella di Luigi Dei sulla nascita della
materia, o di Matteo Cerri sugli stati di perdita di coscienza,
o riflessioni sulle vicende drammatiche dei nostri giorni, con i
migranti dell'Opera Santa Rita. Anche il cinema avrà una due
giorni non stop. Sarà un occasione per il pubblico per vedere o
rivedere la mostra.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA