Il terremoto del 18 gennaio gli ha
riportato alla mente l'infanzia, quando nella casa dei genitori,
a Olevano Romano, sentiva le scosse dell'Appennino. E la
tragedia della valanga sull'hotel Rigopiano lo ha sconvolto.
Così Carlo Riccardi ha voluto trasferire le sue emozioni su una
maxitela. Il fotoreporter e pittore, che a 90 anni continua a
raccontare il mondo con gli strumenti che lo hanno reso celebre
consentendogli di non essere considerato solo il fotografo della
'Dolce vita', ha lavorato quasi due mesi per realizzare
"Terremoto", acrilico su tela di 10 metri per 1,70 dipinta su
entrambi i lati. La montagna, la carovana dei soccorritori a
Farindola, i tetti delle case, il cielo cupo, i paesi del centro
Italia colpiti dal sisma e sotto la neve.
"Ci ho lavorato 14 ore al giorno, ora l'ho finita - racconta -
Vorrei donarla a pezzi a ognuno di questi paesi oppure si
potrebbe esporre intera ogni anno in un comune diverso. Le
offerte dei visitatori potrebbero andare alle popolazioni
terremotate".
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