Si chiama 'Per un museo in
Palestina' la collezione di opere d'arte donate da artisti
occidentali per la creazione di un futuro Museo d'Arte moderna e
contemporanea in Palestina e che nell'attesa viene esposta
all'Istituto del Mondo Arabo di Parigi.
La mostra è costituita da un centinaio di opere di artisti tra i
quali Le Parc, Fromanger, Télémaque, Cordesse, Voss o Puy e
comincerà domani (fino al 26 marzo). La sua ambizione è di
coprire le correnti principali della creazione contemporanea
degli ultimi 50 anni. E' stata presentata stamattina da Jack
Lang, presidente dell'Istituto, Elias Sanbar, ambasciatore della
Palestina presso l'Unesco, Omar Al-Qattan, presidente del Museo
palestinese e l'artista Ernest Pignon che ha curato la mostra.
"Si può dire che oggi il Museo della Palestina è un museo in
esilio" ha detto Lang. "Credo sia la parola giusta". S'ispira
infatti proprio al Museo dell'esilio che negli anni '80 riunì
una decina di artisti, tra i quali Pignon, che denunciavano
l'apartheid in Sudafrica.
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