Dopo quasi 50 anni torna
all'Armeria Reale di Torino il 'guerriero giapponese, a piedi,
armato di tutto punto'. Così era descritta, nel catalogo del
museo del 1890, l'armatura da samurai realizzata con elementi
databili fra il XV e il VXIII secolo e donata dall'imperatore
del Giappone Meiji a Vittorio Emanuele II. Il prezioso reperto è
stato restaurato grazie a Intesa Sanpaolo nell'ambito di
Restituzioni, programma biennale di interventi per la
salvaguardia e la tutela del patrimonio artistico nazionale.
La preziosa armatura accoglie i visitatori dei Musei Reali in
una nuova vetrina, nella sala della Rotonda dell'Armeria, dove è
presentata, come a fine '800, in piedi, affiancata dal corredo
del samurai, la katana che viene tradizionalmente identificata
con l'anima stessa del suo possessore.
Il programma Restituzioni, arrivato alla 17esima edizione,
nell'ultimo biennio ha visto il restauro di 54 nuclei di opere
per un totale di 140 manufatti. Dal suo inizio oltre 200
soggetti hanno beneficiato dell'iniziativa che ha coinvolto più
di 150 laboratori di restauro. Un migliaio le opere riportate
all'antico spendore.
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