C'è anche la scena di un anfiteatro
romano distrutto dal terremoto e con gli schiavi intenti a
ricostruirlo nel presepe vivente realizzato a San Pellegrino di
Norcia. Una rappresentazione della Natività che è stata
realizzata a pochi metri dalle macerie del borgo distrutto dal
terremoto dell'ottobre scorso.
L'allestimento è stato curato dall'associazione Casaleventi
di Casole D'Elsa (Siena) che è giunta nella frazione nursina con
materiali e figuranti (una sessantina in tutto) per "regalare
un'emozione alla gente di queste terre", racconta Luciana
Calamazzi, la scenografa. Tutti i figuranti arrivano dalla
Toscana, tranne la Madonna e Gesù Bambino: loro sono
interpretati da una ragazza e il suo bambino piccolo e sono di
Norcia. "Quando siamo arrivati qui - racconta ancora la
scenografa - abbiamo avvertito un tuffo al cuore e abbiamo avuto
la sensazione netta che stavamo facendo qualcosa di bello per
questa gente".
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