Una "Via Crucis" del '700
attribuita a Gianfrancesco Ferri, proveniente dalla Cattedrale
di Urbania; una pesante acquasantiera di marmo rosa che era
cementata nel muro della chiesa di Sant'Eracliano di Urbania;
una intera cancellata d'altare in ferro battuto, statue di
santi, panche e altri oggetti sacri: queste le opere d'arte e
d'antico artigianato trafugate nelle chiese del territorio
urbinate (principalmente ad Urbania) e recuperate dagli
investigatori del commissariato di polizia di Urbino. Le
indagini, iniziate diversi mesi fa, hanno portato gli agenti a
perquisire fondi e depositi in cui un rigattiere 'amatoriale' di
Urbania conservava buona parte di questi oggetti. Altri, come la
cancellata, sono stati ritrovati in abitazioni di persone ignare
della loro provenienza, mentre il quadro del '700 è stato
rinvenuto, dopo una segnalazione telefonica anonima, lungo la
strada statale tra Urbino a Urbania. Vari gli indagati per
ipotesi di reato che vanno dalla ricettazione al furto.
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