I carabinieri del Comando Tutela
Patrimonio Culturale - sezione Archeologia - hanno recuperato in
Olanda una testa marmorea che raffigura l'imperatrice romana
Giulia Domna, rubata nel 2013 a Villa Adriana, a Tivoli, vicino
a Roma. Il reperto, alto circa 30 centimetri, databile al
secondo secolo dopo Cristo, del valore di almeno 500 mila euro,
era stato individuato ad Amsterdam nel 2015, dove era stato
messo in vendita da una casa d'aste londinese.
La testa di marmo non era censita nella Banca dati dei beni
rubati del Comando Tutela Culturale, ma è stato identificato
come appartenente alle collezioni permanenti esposte nell'area
monumentale di Villa Adriana, patrimonio dell'Unesco
(Organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza
e la cultura). La scultura era stata rubata quattro anni fa al
termine di una mostra nel Museo del Canopo.
Giulia Domna, moglie dell'imperatore Settimio Severo,
originaria di Homs in Siria, secondo gli studiosi ebbe un potere
senza precedenti per le imperatrici romane. Fu madre
dell'imperatore Caracalla.
L'individuazione è avvenuta anche grazie alla collaborazione
della casa d'aste con cui il Comando intrattiene consolidati e
proficui rapporti, si legge in un comunicato dei carabinieri. Le
investigazioni congiunte con la polizia olandese hanno permesso
di identificare la coppia di cittadini olandesi che possedevano
illegalmente la scultura. Le autorità dei Paesi Bassi, a cui
sono state fornite le prove della provenienza furtiva, hanno
proceduto al sequestro e alla restituzione senza che fosse
necessario intraprendere una rogatoria internazionale. La
scultura sarà posta in custodia giudiziale a disposizione della
Procura di Roma e, concluse le procedure, restituita a Villa
Adriana.
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