Storytelling, post, tweet, contest,
hashtag: per un futuro fatto di inclusività che punti sulla
relazione emotiva con il pubblico, il nuovo vocabolario dei
musei italiani non potrà prescindere dal mondo dei social media
e dalle loro potenzialità. È solo una delle suggestioni emerse
questa mattina a Roma nel workshop 'Nuovi musei, nuova
comunicazione', nell'ambito del quale l'Associazione Civita ha
presentato il suo X Rapporto '#socialmuseums. Social media e
cultura fra post e tweet'. Secondo il Rapporto, per creare veri
'musei relazionali' e colmare le lacune italiane in materia di
marketing culturale bisogna investire sulla formazione di nuove
professionalità, ottimizzare le risorse usando fondi nazionali e
comunitari (come Horizon 2020, Agenda Digitale, Erasmus+),
attuare programmi nazionali con la cooperazione di più ministeri
(Mibact, Miur e Mise). Serve inoltre una progettualità
innovativa, con strategie digitale singole per ogni istituzione
ma anche servizi digitali a rete.
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