Nessun titolo, nessuna data, nessun
luogo. John Randolph Pepper ha deciso di esporre così le oltre
cinquanta foto del progetto "Evaporations" a Palazzo Cipolla,
"nella speranza che queste immagini fuori contesto creino un
contesto nella memoria o nell'immaginazione di chi le guarda".
La mostra, allestita a Roma dal 22 novembre al 18 gennaio, si
compone di scatti con cui l'artista italo-americano tra il 2012
e il 2013 ha immortalato ombre e movimenti di uomini su paesaggi
europei e statunitensi, da Coney Island a Napoli, dai paesaggi
finlandesi a Barcellona, dalle devastazioni dell'uragano Sandy
alle proteste del movimento "Occupy Wall Street" a New York. In
tutte c'è qualcosa di evanescente, qualcosa che evapora e che
cambia stato nel ciclico divenire della vita: il ghiaccio, il
mare, il cielo, ma anche la solitudine delle persone, il mistero
della psiche umana e il grado di riconoscibilità di ognuno in
circostanze mai vissute.
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