Cosa lega i ritratti di Andy Warhol
a uno dei primi computer Macintosh progettati da Steve Jobs e
dalla sua squadra nei primi anni '80? Le ceramiche di Picasso
agli scatti di Annie Leibovitz, le litografie di Chagall ai
manifesti di Lautrec? Oltre a essere tutte icone del Novecento,
in un affresco di forme espressive che spazia dal disegno alla
grafica, dalla fotografia alle arti decorative e tocca anche la
tecnologia, queste opere fanno parte del catalogo Bolaffi che va
all'asta martedì 8 novembre a Torino. Un evento che segna il
debutto della casa d'aste in un nuovo percorso storico, nato
dall'unione delle competenze di quattro diversi dipartimenti.
L'obiettivo è quello di andare incontro a categorie meno
tipiche di collezionisti, strizzando l'occhio a un pubblico
giovane, senza dimenticare gli acquirenti più tradizionali:
privati, commercianti, perfino musei. "La peculiarità del
catalogo è proprio la sua trasversalità", spiega l'esperto del
dipartimento Cristiano Collari.
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