Arriva a Torinodanza, alle Fonderie
Limone di Moncalieri il 23 e il 24 settembre, uno dei coreografi
più coraggiosi e amati dal festival torinese, Alain Platel, con
l'anteprima italiana di 'nicht schlafen' (non dormire) ispirato
all'opera e alla vita di Gustav Mahler. "Mahler visse le
difficoltà e le crudezze mitteleuropee di fine '800 prima
dell'arrivo dei totalitarismi del '900 - spiega il coreografo -
a noi interessa raccontare le speranze, le delusioni di quel
periodo storico che sembra assomigliare molto al nostro".
Lo spettacolo è coprodotto da Torinodanza con les ballets C
de la B. Platel, anche qui, combina linguaggi diversi, profondi
sconvolgenti. "La danza è per il mondo e il mondo è per tutti",
ama ripetere il coreografo che in questo lavoro si è circondato
di collaboratori che hanno partecipato ad altri suoi spettacoli,
come il direttore musicale Steven Prengels, già con lui in
'Gardenia', 'C(h)oeurs. Musicalmente, si è ispirato non solo a
Mahler ma anche a tradizioni polifoniche congolesi.
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