Non è ancora il 'Percorso del
Principe' dei tempi dei Medici - non sarà interessato il
Corridoio Vasariano -, e sarà aperto solo ai bambini delle
scuole fiorentine, ma è comunque un debutto: Palazzo Vecchio e
Uffizi a Firenze diventano 'uscio e bottega', uniti in un unico
percorso, collegati dal cavalcavia sopra via della Ninna,
normalmente chiuso al pubblico.
L'iniziativa, che rappresenta i primi passi di una unione
caldeggiata da tempo dal sindaco Dario Nardella e dal direttore
delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt, si intitola appunto
'Uscio e bottega. Residenza e galleria dei Medici nel
Cinquecento' e riguarderà i ragazzi delle classi IV e V della
scuola primaria e le prime della secondaria di primo grado che
da ottobre, ogni lunedì, nel giorno di chiusura degli Uffizi,
potranno partecipare a due laboratori che inizieranno a Palazzo
Vecchio, per approfondire la vita dei Medici, e si concluderanno
agli Uffizi, aperto in esclusiva per i piccoli visitatori.
"Nel giro dei prossimi due o tre anni - spiega il direttore
degli Uffizi Eike Schmidt - provvederemo gratuitamente ogni
bambino fiorentino con l'esperienza unica e privilegiata che in
passato era riservata ai soli figli dei granduchi e ai loro
compagni di giochi. Perché ai bambini di oggi, e ai loro figli e
nipoti, noi trasmettiamo l'eredità di un patrimonio artistico e
storico, di cui siamo solamente i custodi. Oltre a gettare il
seme delle loro prime conoscenze, l'esperienza diretta dei
tesori artistici e dei spazi storici potrà stimolare nei bambini
l'amore per l'arte, per la nostra storia, per la patria e per i
valori della democrazia". "Diamo avvio così - il commento della
vicesindaca Cristina Giachi - a una sperimentazione grazie a cui
per la prima volta apriamo queste porte e ci auguriamo che sia
il preludio di una collaborazione sempre più proficua e sempre
più stretta tra Comune e ministero dei Beni culturali per
favorire lo sviluppo nei cittadini e cittadine più giovani di un
vero senso di appartenenza del nostro patrimonio
culturale".
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