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Urbino fa 'pace' con Orazio Gentileschi

Urbino fa 'pace' con Orazio Gentileschi

Da luglio 8 opere a Palazzo ducale, che nel 600 lo allontanò

URBINO, 08 luglio 2016, 15:30

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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E' dedicata a Orazio Gentileschi (Pisa 1563-Londra 1639) la mostra "Ragione e Natura" che rimarrà aperta nel Salone del Trono del Palazzo Ducale di Urbino dal 9 luglio al 9 ottobre, con gli stessi orari della Galleria Nazionale delle Marche. Otto le opere in mostra, tutte oli su tela, di cui sette Pale d'altare di grandi dimensioni: l'"Annunciazione" proveniente dalla Galleria Sabauda di Torino; "Visione di Santa Francesca Romana" e "David con la testa di Golia" conservate a Urbino; la "Circoncisione" da Ancona; la "Crocifissione", "La Madonna del Rosario", "San Carlo Borromeo orante" e "San Carlo Borromeo contempla gli strumenti della passione", provenienti da Fabriano.
    "L'Annunciazione - ha detto il direttore della Galleria Nazionale delle Marche Peter Aufreiter - è forse il quadro più famoso e più bello, insieme al nostro ''La Visione di Santa Francesca Romana''. ''L'idea di mettere queste due opere a confronto ha portato alla collaborazione con la Galleria Sabauda di Torino, alla quale era stata prestata la Muta di Raffaello".
    La mostra urbinate è una sorta di piccolo risarcimento nei confronti di Gentileschi, che venne allontanato dalla Corte di Urbino perché considerato un pittore dal gusto troppo "realistico" dei caravaggeschi, quindi non adeguato alla tradizione culturale del Ducato.
   

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