Dal Piemonte a Pompei per
contribuire al restauro di uno dei più importanti siti museali
al mondo. Dieci studenti e due docenti del corso di laurea in
Conservazione e Restauro dei Beni Culturali dell'Università di
Torino daranno vita, da settembre, a un cantiere didattico
restaurando gli affreschi e il mosaico pavimentale della Domus
della Caccia Antica, uno dei complessi abitativi di Pompei.
E' l'ulteriore passo della convenzione triennale, stipulata
l'anno scorso, da Università di Torino e Centro Conservazione e
Restauro 'La Venaria Reale' con la Soprintendenza speciale per
Pompei Ercolano e Stabia. Il primo capitolo è stato il restauro,
al centro di Venaria Reale, dei vasi in bronzo che furono
danneggiati dai bombardamenti nel 1943: il lavoro viene ultimato
in questi giorni e i reperti saranno esposti per la prima volta
al pubblico a Pompei.
L'accordo tra Torino e Pompei è stato illustrato oggi, a
Venaria, da Massimo Osanna, soprintendente per i Beni
Archeologici di Pompei, Ercolano e Stabia, Diego Elia, direttore
del corso di studi in Conservazione e Restauro. "Pompei - ha
detto Osanna - è una palestra straordinaria per la formazione
degli studenti ed è un luogo della umanità che stiamo mettendo
in sicurezza per sconfiggere il degrado: ci sono stati
interventi nelle aree non scavate ed i restauri riguarderanno
ogni muro: entro l'estate saremo già a tre quarti dell'intero
lavoro, che sarà terminato nel 2017".
Il restauro della Domus della Caccia Antica, "che si affianca
- è stato precisato - alle sistematiche operazioni di restauro
del 'Grande Progetto Pompei', sarà condotto secondo le modalità
del 'cantiere aperto': i visitatori potranno assistere alle
operazioni ed avere informazioni dirette sulle attività in
corso.
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