Un corredo funebre completo, con
amuleti provenienti dall'Egitto e monili dal Nord Europa,
gioielli e fibbie in materiali pregiati: è il 'tesoro' di una
principessa etrusca vissuta tra l'VIII e il VII secolo a.C.
ritrovato dalla soprintendenza archeologica del Lazio e
dell'Etruria meridionale a Poggio Mengarelli, nel parco di
Vulci. Gli archeologi protagonisti della scoperta sono stati
premiati dal presidente del Consiglio regionale Daniele Leodori
il quale ha annunciato inoltre che i reperti saranno esposti al
pubblico a giugno in una mostra a Vulci e in una mostra a Roma,
entrambe con il patrocinio nel Consiglio regionale.
E' stato uno scavo clandestino sventato a portare alla luce,
lo scorso gennaio, la cosiddetta Tomba dello Scarabeo dorato,
dove, all'interno di un sarcofago in pietra (insolito per il
contesto), fu deposta circa 2700 anni fa una giovane di 13-14
anni con tutti gli ornamenti e le testimonianze del suo
lignaggio, cui il restauro ha restituito splendore.
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