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Christo e Jeanne-Claude, i progetti d'acqua

Christo e Jeanne-Claude, i progetti d'acqua

Da oggi a Brescia 150 lavori in attesa Floating Piers su Iseo

08 aprile 2016, 17:48

Nicoletta Castagni

ANSACheck

MOSTRE: CHRISTO E JEAN-CLAUDE, I PROGETTI D 'ACQUA © ANSA/EPA

MOSTRE: CHRISTO E JEAN-CLAUDE, I PROGETTI D 'ACQUA © ANSA/EPA
MOSTRE: CHRISTO E JEAN-CLAUDE, I PROGETTI D 'ACQUA © ANSA/EPA

  In attesa delle spettacolari passerelle fluttuanti sul Lago d'Iseo (allestite dal 18 giugno al 3 luglio), i progetti legati all'elemento acqua, ideati da Christo e dalla moglie Jeanne-Claude (scomparsa nel 2009) durante il loro straordinario sodalizio artistico, sono riuniti per la prima volta in una grande mostra allestita da oggi al 18 settembre nel Museo di Santa Giulia di Brescia. Nello spazio di 2.000 metri quadrati dell'ex-monastero longobardo, si susseguono circa 150 lavori, concepiti dai due artisti dal 1968 al 2016 in stretta relazione con paesaggi rurali e urbani, caratterizzati dalla presenza di mare o lago, oceano o fiume. Intitolata 'Christo and Jeanne-Claude. Water Projects', l'importante esposizione è stata curata da Germano Celant in collaborazione con l'artista stesso e il suo studio e presenta per la prima volta disegni e collage originali, ai quali si aggiungono i modelli in scala, le fotografie dei progetti realizzati, i video e i film relativi, dedicati al tema dell'acqua. Attraverso gli oltre 150 lavori, la mostra propone nelle grandi sale museali una cronologia costituita da ben sette 'Water Projects', da Wrapped Coast, One Million Square Feet, Little Bay, (Sydney 1968-1969) a The Floating Piers, Project for Lake Iseo (2014-16), che segna il ritorno di Christo e Jeanne-Claude in Italia dopo 40 anni (memorabile, dopo gli interventi milanesi, l'impacchettamento di Porta Pinciana e via Veneto nel 1974). L'intento della rassegna bresciana è dunque di mostrare e contestualizzare, in relazione al loro percorso storico dal 1961 a oggi le diverse fasi progettuali e realizzative degli interventi legati all'acqua: dalla prima ideazione, testimoniata dai bozzetti, allo sviluppo nei disegni, nei collage e nei modelli, fino alla definitiva messa a punto, documentata tramite fotografie e video. A giugno si aprirà inoltre una sezione informativa e interattiva, dedicata alla costruzione in progress dell'intervento ambientale. Qui saranno proiettati ed esposti materiali, anche in forma virtuale, prodotti dall'artista, mentre sarà possibile vedere in streaming foto e video postate in diretta dalle persone in visita sul Lago d'Iseo. Un'opera questa che consentirà al pubblico di camminare sulle acque e sulle sponde del Lago per una lunghezza di 3 chilometri. Una spettacolare struttura realizzata con 70.000 metri quadrati di scintillante tessuto arancione, che si appoggia su una sequenza modulare di pontili galleggianti larghi 16 metri e costruiti con 200.000 cubi di polietilene ad alta densità. Il percorso comprenderà il transito da Sulzano a Monte Isola e si svolgerà tra terra e acqua per includere l'Isola di San Paolo.
    Nel percorso artistico di Christo e Jeanne-Claude, l'elemento acqua è presente per la prima volta in Wrapped Coast, monumentale opera realizzata alla fine degli anni '60 in Australia, ma ha continuato a ispirare altri sei progetti fino a quello italiano, avviato due anni fa. Oltre alla dimensione oceanica e a quella lacustre, i due grandi pionieri della Land-Art si sono confrontati con la realtà di un fiume in Over the River, project for the Arkansas River, che, dal 1992, prevede la copertura del torrente nel Colorado, o in The Pont Neuf Wrapped, realizzato a Parigi, sulla Senna, tra il 1975 e il 1985. Altro progetto negli Usa è stato quello portato avanti nella baia di Miami con Surrounded Islands, Biscayne Bay (1980-1983), anche in questo caso volgendo sempre l'attenzione sia al territorio naturale e sia alla diversa realtà umano-abitativa, economica e sociale di ogni sito .
    Nel lungo connubio di sentimenti e creatività, che prosegue nonostante la scomparsa della moglie, Christo è principalmente l'ideatore delle opere, mentre Jeanne-Claude è l'organizzatrice.
    Non a caso le opere monumentali, destinate al pubblico, sono firmate da Christo e Jeanne-Claude insieme, mentre i disegni preparatori, collage o modellini da Christo, che, vendendoli ai numerosi collezionisti, riesce a finanziare interamente i suoi arditi, spiazzanti progetti.
   

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