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A Torino un pezzo di Palmira prima della furia Isis

A Torino un pezzo di Palmira prima della furia Isis

Acquistato a Parigi, sarà esposto alla mostra 'Antiche emozioni'

TORINO, 06 aprile 2016, 11:28

di Amalia Angotti

ANSACheck

Palmira © ANSA/AP

Palmira © ANSA/AP
Palmira © ANSA/AP

Un reperto archeologico salvato dalla furia devastatrice dell'Isis in Siria: è una lastra figurata in rilievo, utilizzata per chiudere una tomba, probabilmente romana, di Palmira e risale al terzo secolo dopo Cristo. L'ha acquistata un antiquario torinese, Maurizio Candiani, a Parigi, da un noto mercante d'arte di St Germain-des-Pres. Dal 7 al 10 aprile sarà esposta per la prima volta al pubblico nella mostra "Antiche emozioni. Il passato guarda al futuro", organizzata a Palazzo Saluzzo di Paesana, nel centro di Torino, dall'Associazione Piemontese Antiquari e dall'Ascom, con il patrocinio della Città e della Regione Piemonte.

"L'ho comprata da una commerciante, una professionista che conosce bene la mia passione per l'archeologia mediterranea, a gennaio dell'anno scorso. Mi ha avvertito che era venuta in possesso di questo pezzo, appartenente dagli anni '60 a una famiglia tedesca, collezionisti di Berlino", spiega Candiani, antiquario di San Mauro Torinese. "Sono subito scappato a Parigi e me lo sono accaparrato. L'ho pagato con regolare fattura, ho seguito tutta la procedura per portarlo in Italia e l'ho fatto vedere immediatamente alla Soprintendenza dei Beni Archeologici che ha avviato l'iter per dichiararlo bene nazionale".

   Il bassorilievo non è molto grande - 40 centimetri per 30 - ma pesa una settantina di chili: rappresenta un uomo il cui viso è ben delineato, seduto, vestito con abiti romani e, alle sue spalle, un giovane che gli versa da bere. Al ragazzo manca invece la faccia. "Non lo venderò nel modo più assoluto, farà parte della collezione della mia galleria", afferma Candiani che alla mostra presenta altri pezzi, tra i quali una statua servente in legno di sicomoro dell'Antico Regno Egizio della collezione di Monaco di Baviera e un bassorilievo egizio della XVIII dinastia.

    Sono in tutto 120 le opere di antiquariato esposte a Torino, tappeti da collezione, arte orientale, arte liberty e déco, dipinti di antichi maestri e pittura dell'Ottocento. Accanto al bassorilievo di Palmira una banda cerimoniale copta del quinto secolo d.C., una copia di sculture lignee cinesi rappresentanti Buddha Bodhisattva, una scrivania genovese della metà del XVIII secolo, un tappeto da preghiera anatolico Bursa databile all'inizio del XIX secolo, un paesaggio lacustre di Vittorio Avondo, un bureau de dame di Emile Gallé e due importanti opere di Carol Rama. 
   

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