Da domenica 10 aprile, a quasi 150 anni dalla sua scoperta nella necropoli etrusca della Banditaccia, torna a Cerveteri il celeberrimo Sarcofago degli Sposi. Non si tratta però dell'originale, conservato a Roma nel Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia e ormai strettamente correlato alla storia di quel museo, bensì di una riproduzione fedele griffata Giorgetto Giugiaro e realizzata, a partire da una scansione digitale in 3d curata da un consorzio di università, con le stesse tecnologie usate di solito per automobili e prototipi. Un 'clone perfetto', sottolinea la soprintendenza, già esposto a Bologna per la mostra "Il viaggio oltre la vita. Gli Etruschi e l'aldilà tra capolavori e realtà virtuale". Capolavoro dell'arte etrusca del VI secolo a.C., il Sarcofago degli Sposi fu rinvenuto nel 1881 in una Tomba della Banditaccia di proprietà dei principi Ruspoli, dai quali Felice Bernabei, fondatore del Museo di Villa Giulia, lo acquistò rotto in più di 400 frammenti, intuendone già allora la straordinarietà
Riproduzione riservata © Copyright ANSA