MILANO - Un confronto tra due capolavori di Perugino e Raffaello, che intorno al 1504 eseguirono entrambi dipinti ispirati al "Matrimonio della Vergine", avviene a Brera, dove fino al 27 giugno sono esposte le due opere. Su queste due pale d'altare hanno scritto per secoli innumerevoli storici dell'arte, ma è la prima volta che può avvenire un confronto visivo diretto. Come riferisce Vasari, il giovane Raffaello si era formato nella bottega di Perugino ed al momento di lasciarla per trasferirsi a Firenze volle cimentarsi nello stesso soggetto che aveva da poco eseguito il suo maestro.
Entrambe le pale furono coinvolte nelle requisizioni dei beni religiosi, ordinate da Napoleone. Quella di Raffaello rimase in Italia, a Brera, mentre l'opera del Perugino è finita al Museo di Caen, dal quale il nuovo direttore di Brera, James Bradburne, l'ha avuta in prestito, in uno scambio con la 'Cena in Emmaus' di Caravaggio, mandata a Caen lo scorso anno.
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