Il lavoro di illustratore costituì un aspetto fondamentale della produzione di Mario Sironi. Per oltre venti anni, a partire dal 1921, l'artista collaborò con il quotidiano "Il Popolo d'Italia", l'organo di stampa ufficiale del partito fascista, con una grande quantità di copertine, disegni e immagini. Fu un impegno talmente forte, soprattutto nei primi anni, da fargli mettere in secondo piano la produzione pittorica. A quel lungo periodo la Galleria Russo di Roma dedica, dal 6 al 27 febbraio, la mostra che segue di poche settimane quella più ampia e corposa allestita sullo stesso argomento nei Musei di Villa Torlonia, sempre per la cura di Fabio Benzi. E' l'occasione per constatare l'interesse di Sironi per questa nuova forma di comunicazione di massa e l'influenza che il suo lavoro esercitò sul sistema della propaganda del Regime e nella costruzione del consenso.
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