Il libro di schizzi di Hokusai, lo Hokusai manga, 15 volumi (1814-1878), spesso utilizzato per spiegare le radici del manga contemporaneo, dà adito a una mostra che mette a confronto visuale l’espressione manga del maestro e quella ukiyoe del manga contemporaneo e procede a confutazione. Punti di incontro e divergenze tra l’archetipo e il fumetto contemporaneo visti dagli estimatori dell’uno o dell’altro saranno in mostra in forma di pannelli, stampe, libri illustrati d’epoca, tavole e altro.
Mostra itinerante della Japan Foundation, debutta a Roma, per intraprendere un tour mondiale all’insegna dell’interazione tra tradizione e contemporaneità.
Katsushika Hokusai (1760 -1849) è conosciuto e apprezzato nel mondo per le stampe (xilografie) a colori, delle quali è indiscutibile regina la cosiddetta Grande Onda. Sulla scia della crescita esponenziale dell’universo manga e del relativo immaginario, anche il manga del maestro conosce nuova fama, tanto che in molti ne parlano come dell’antesignano del fumetto odierno. Ma cosa hanno in comune i disegni del maestro e la narrativa grafica odierna, oltre al nome? Apparentemente non c’è evidenza di continuità della tradizioni. Diversa da ogni mostra su Hokusai tenutasi finora, Manga Hokusai Manga approccia i disegni originali dalla prospettiva del fumetto contemporaneo, ponendo in rilievo gli stili specifici del genere, lo storytelling pittorico e la cultura della partecipazione piuttosto che indagare indizi storiografici.
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