"Un caffè turco offerto si ricorda per mille anni" si dice a Istanbul e la bevanda intensa e penetrante, preparata con una ricetta che si tramanda da generazioni e dichiarata patrimonio dell'umanità dell'Unesco, è presente in canzoni, film e libri (su tutti quelli di Orhan Pamuk). E da oggi fino al 3 febbraio è protagonista anche della mostra "Sade Kahve - Caffè Amaro" della pittrice turca Nilay Meral che porta la Turchia direttamente nel cuore di Roma, presso lo spazio espositivo dell'Ufficio Cultura e Informazioni della Ambasciata turca in piazza della Repubblica 55-56. "Il caffè - dice Nilay Meral - è una lacrima di perla che cade dall'occhio mista a felicità e speranza, è una intesa firmata tra amici".
Nilay Meral è nata nel 1966 ad Istanbul. Ha frequentato il Kültür Koleji e successivamente si è laureata alla Facoltà di Belle Arti dell'Università di Marmara. È stata poi ricercatrice presso l'Accademia di Belle Arti di Vienna. Durante il suo percorso di studi, ha continuato la produzione di opere pittoriche presso l'atelier di Balkan Naci Islimiyeli e Mehmet Özer. Ha anche lavorato nell'atelier di scultura di Nilay Kan Büyükişleyen e di Nurettin Bektaş. La sua prima mostra personale si è inaugurata nel 1999 alla Galleria d'Arte della AK Bank e successivamente ha partecipato a molte altre mostre, in Turchia e all'estero. Dal 2006 è consulente presso la Galleria d'Arte del Moda Deniz Kulubu, il Club Nautico di Istanbul fondato nel 1935.
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