Si intitola 'Golden Age' e
racconta il 'secolo d'oro' della pittura olandese e fiamminga la
mostra-evento che sarà inaugurata domani al Forte di Bard e che
apre la nuova stagione della struttura espositiva valdostana. Al
pubblico sono presentati - fino al 2 giugno - 114 dipinti che
rappresentano tutti i generi di questo periodo artistico tra i
Seicento e il Settecento.
Il nucleo più numeroso di opere è stato concesso in prestito
dalla Collezione Hohenbuchau, raccolta privata in deposito nelle
gallerie della Collezione del Principe del Liechtenstein a
Vienna. Sono presenti alcuni ritratti dei due più importanti
maestri fiamminghi, precursori del Barocco nordico, Peter Paul
Rubens e Anthonis van Dyck.
Tra gli altri capolavori è presente il genere dei 'banchetti'
(Frans Snyders, Joris van Son, Abraham van Beyeren), le nature
morte con selvaggina, i 'fijnschilder' della Scuola di Leida,
paesaggi fiamminghi e olandesi del periodo cosiddetto classico,
e due opere del loro pioniere Gerard Dou, nonché paesaggi con
cascate di Allart van Everdingen e Jacob van Ruisdael. Inoltre
grande risalto è dato alle rappresentazioni storiche,
soprattutto quelle del manierismo (Abraham Bloemaert e Cornelis
van Haarlem), dei Caravaggisti di Utrecht (Gerard van Honthorst
e Hendrick ter Brugghen) e del barocco fiammingo. Delle
Collezioni del Liechtenstein, infine, fanno parte opere di
Cranach il Vecchio, van Dyck, Jan de Cock, Gerard Ter Borch e
degli italiani Domenico Tintoretto, Perino del Vaga, Gabriele
Salci e Alessandro Bonvicino da Brescia.
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