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La Roma di Costantino va in Olanda

La Roma di Costantino va in Olanda

Dal 3/10 ad Amsterdam opere dai Vaticani e musei romani

ROMA, 06 settembre 2015, 13:19

Nicoletta Castagni

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Il Buon Pastore, splendido marmo del IV secolo d.C. e tra le prime raffigurazioni del Cristo, i vetri dorati con i simboli paleocristiani, sarcofagi rappresentanti i miracoli di Gesù, ma anche magnifici oggetti di arte classica e dipinti di arte italiana, come quello di Veronese ispirato al sogno di sant'Elena: questi e molti altri i capolavori (una cinquantina in tutto) custoditi ai Musei Vaticani, che andranno ad Amsterdam per una mostra incentrata sulla profonda trasformazione religiosa, culturale e artistica della città eterna dopo la conversione dell'imperatore Costantino. Dal 3 ottobre al 7 febbraio, negli spazi del De Nieuwe Kerk, questi straordinari reperti saranno affiancati anche da quelli provenienti dai Musei Capitolini e dal Museo Nazionale Romano.
Presentata oggi alla stampa, l'importante esposizione intitolata 'Roma. Il sogno dell'imperatore Costantino' è infatti il frutto della collaborazione tra le tre istituzioni museali romane e quella olandese e rappresenta la prima iniziativa dopo molti decenni, volta a far conoscere nei Paesi Bassi il cristianesimo delle origini, inteso quale momento identitario prima degli scismi, delle eresie e infine della Riforma luterana. Una vera e propria mostra di ricerca e non di mera divulgazione, hanno detto i curatori Sible de Blaauw ed Eric Moormann, che hanno messo a punto, insieme ai conservatori dei tre musei, una selezione capace di documentare quel periodo cruciale intorno al IV secolo, quando la civiltà paleocristiana reinventava l'arte di un mondo classico, ormai privo di immaginario.
La mostra allestirà dunque nell'edificio trecentesco della chiesa, nel cuore di Amsterdam, ben 86 opere tutte finalizzate a spiegare quel passaggio epocale consumato nella Roma tardo-antica sotto il regno di Costantino. Del resto, molti elementi si erano già costituiti prima che l'imperatore sognasse di vincere la battaglia di Ponte Milvio nel segno di Cristo.
Molta dell'iconografia classica aveva assunto verso il III secolo un significato ambiguo, valido sia per i cristiani sia per quelli che ancora seguivano i numerosi culti coesistenti nella città eterna.
Non a caso, al primo posto tra i capolavori dei Vaticani che partiranno per l'Olanda c'è il Buon Pastore, un marmo del IV secolo, considerato l'icona delle raccolte paleocristiane. Opera tra le più preziose, non era stata concessa in prestito dal 1994, dopo il danneggiamento subito per una scossa sismica a Città del Messico. Oggi ci sono però tutte le garanzie tecniche e tecnologiche, ha detto il curatore del Reparto di Antichità Cristiane dei Musei Vaticani Umberto Utro, perché la movimentazione sia fatta in tutta sicurezza. Inoltre, per la prima volta, sarà possibile ammirare in una mostra il Buon Pastore affiancato dal Cristo Docente del Museo Nazionale Romano, due diverse raffigurazioni prima dell'avvento della rappresentazione imperiale (filosofica e barbuta), che prenderà il sopravvento dopo Costantino. I due marmi appartengono alla tradizione classica delle divinità del pantheon greco-latino. Il Buon Pastore, che tiene sulle spalle un agnello (o un ariete), ha l'aspetto di un Hermes 'portatore delle anime nell'Aldilà' e, in quanto tale, espressione della virtù della 'filantropia'. Tradotto dai paleocristiani quale Gesù salvatore e compassionevole.
"Sappiamo che si tratta di una raffigurazione del Cristo - ha spiegato Utro - e non di una divinità pagana, per il semplice motivo che non ne ha i tratti, bensì il suo è il volto apollineo con cui in quei primi secoli si mostravano le sembianze di Gesù". E non si tratta di una statua (per i cristiani dell'epoca sarebbe stata una forma di idolatria). Anticamente faceva parte di un bassorilievo, trasformato in opera a se stante solo nel '700. Bellissimo anche il Cristo Docente o Sapiente, anch'esso connotato dalla bellezza giovanile di Apollo, la chioma ricciuta e lunga fino alle spalle. Ad Amsterdam arriveranno anche il sarcofago di Sabinus con i miracoli di Gesù, i rari mosaici rinvenuti nelle catacombe, i vetri dorati con i volti di Pietro e Paolo o le simbologie paleocristiane, iscrizioni monumentali.
Mentre i Musei Capitolini hanno invece prestato, tra l'altro, una delle mani di marmo, imponente frammento di una statua colossale di Costantino.

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