“Dark Cities: Paris” è la prima tappa di un lungo progetto che ha portato il fotografo Daniele Cametti Aspri ad esplorare le capitali europee sotto “nuova luce”. Si tratta di un’evoluzione del lavoro dell’artista nello studio della luce, precedentemente esplorato attraverso la ricerca di toni molto chiari all’interno di ambienti degradati, ed ora attraverso la ricerca della bellezza nell’oscurità.
Il senso del progetto fotografico è, infatti, strettamente legato all’universo descrittivo della luce, o in questo caso della sua quasi assenza, sia dal punto di vista del soggetto ripreso sia della sua riproduzione, in un delicato gioco fatto di ombre ed oscurità che porta a scoprire lentamente luoghi noti e meno noti in una visione lontana dal consueto.
Quando si entra in un luogo oscuro da un ambiente luminoso si vive inizialmente una sorta di disorientamento e gli occhi faticano per i primi minuti ad abituarsi al buio - ma col passare del tempo, lentamente, grazie alla luce residua, che filtra da sotto una porta, o forse da un lampione lontano, inizia a delinearsi una realtà diversa. La luce fioca si appoggia sulle strutture circostanti disegnando un gioco di forme e superfici acromatiche con sfumature di grigi scuri più o meno intensi.
Riguardo al progetto “Dark Cities” Daniele Cametti Aspri ha commentato “Luce ed oscurità sono i due lati opposti dello stesso percorso narrativo con cui racconto i territori che attraverso. Opposti e complementari, imprescindibili l’uno dall’altro come il nero ed il bianco e la notte ed il giorno. L’intento è quello di scoprire cosa c’è nel buio, di trovare del positivo all’interno dell’oscurità, sia in senso materiale che metaforico.”
Officine Fotografiche (www.officinefotografiche.org), associazione non profit nata per divulgare e sostenere la cultura dell’immagine, presenta Daniele Cametti Aspri (www.danielecamettiaspri.com) con il suo progetto "Dark Cities: Paris" al Make Your Festival di Roma, in scena il 4 e il 5 Settembre all’interno di EUTROPIA, Citta dell'altra Economia (Campo Boario, Testaccio).
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