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Et Cetera, ecco la giovane arte ceca

Et Cetera, ecco la giovane arte ceca

Da oggi al Maxxi di Roma 18 artisti delle nuove generazioni

ROMA, 01 maggio 2015, 19:01

Nicoletta Castagni

ANSACheck

Mostre: Et Cetera, ecco la giovane arte ceca - RIPRODUZIONE RISERVATA

Mostre: Et Cetera, ecco la giovane arte ceca - RIPRODUZIONE RISERVATA
Mostre: Et Cetera, ecco la giovane arte ceca - RIPRODUZIONE RISERVATA

    I video collage di Jakub Nepras (atteso a Expo 2015 e alla Biennale), gli strepitosi dipinti iperrealisti di Jan Mikulka, le astrazioni optical di Asot Haas, gli specchi incisi di Tets Ohnari: la giovane arte della Repubblica Ceca è per la prima volta in mostra a Roma nello Spazio D del Maxxi. Da oggi al 17 maggio sono allestite 34 opere realizzate da 18 artisti, rappresentanti delle nuove generazioni (il più vecchio ha 40 anni) e appartenenti alle più diverse tendenze del contemporaneo.
    Intitolata 'Et cetera', la rassegna romana è stata organizzata, in collaborazione con il Maxxi, dalla Fondazione Eleutheria di Praga, associazione costituta da collezionisti e critici italiani con lo scopo di contribuire a una nuova lettura del Realismo socialista cecoslovacco, spogliandolo da implicazioni ideologiche e politiche. "Dopo otto anni, però - dice Genny Di Bert, che con l'architetto Ottaviano Maria Razetto ha curato la mostra - abbiamo iniziato a interessarci della produzione artistica degli artisti cechi degli ultimi 25 anni".
    Che è molto vivace e variegata, come testimoniano i lavori di questi giovani, capaci di restituire nel loro insieme un ampio panorama dell'odierna sperimentazione artistica ceca.
    L'arte contemporanea, spiega la Di Bert, non può essere confinata a pochi linguaggi, alla fotografia, al concettuale, alle installazioni di Arte povera. Significative ricerche espressive sono state fatte anche nell'ambito di pittura a scultura (tutti gli artisti presenti, tra l'altro, hanno studiato nelle accademie, prima di tutte quella di Praga), che 'Et cetera' documenta con opere sorprendenti. A partire da quelle di Jan Mikulka, pittore iperrealista dalla tecnica che affonda le radici nella grande tradizione europea. La sua caravaggesca 'Natura morta con mele' è una tela spiazzante per la resa fotografica della frutta che esce dal sacchetto del supermercato. Decisamente optical, invece, i dipinti in acrilico di Jan Kalab, vere e proprie 'porte' su mondi interiori o siderali, con giochi di geometrie costruiti sulla visione dell'occhio.
    E' figurativo anche il più giovane degli artisti in mostra, Matej Rejl, solo 23 anni, portatore di un realismo spinto e affascinato dagli ambiti della Street Art, proprio come Jakub Matuska, che con lo spray scrive sceneggiature di vita urbana. Ecco le immagini fotografiche di Marek Musil, quasi delle scene di film, dove c'è un prima e c'è un dopo, ma lo scatto congela solo un'azione, quasi sempre immersa nell'acqua. Più concettuali sono le opere di Tets Onhari, giapponese trapiantato a Praga, specializzato per incidere gli specchi con piccoli scalpelli, creando geografie nippocentriche o sovrapponendo le crepe della superficie, come un concatenarsi di esplosioni-implosioni.
    La star della mostra è però Jakub Nepras, il più quotato a livello internazionale, che rappresenterà la repubblica Ceca sia all'Expo milanese sia alla Biennale di Venezia. Al Maxxi ha portato un lavoro appositamente realizzato per la mostra, il video collage 'Prato', in cui mescola, secondo il suo stile, elementi naturali (le pietre laviche) e digitali (immagini che scorrono, luci, suoni). "Nepras - conclude Jenny Di Bert - coniuga tecniche e tecnologie. E accumulando una gran quantità di immagini e informazioni, incrociando i dati, riconsiderando le classificazioni, non si stanca mai di sorprenderci".
   

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