E' un ritorno ai grandi maestri della Rinascenza, come Antonello da Messina e Giovanni Bellini, la grande mostra incentrata sul genio di Hans Memling che si apre domani alle Scuderie del Quirinale. Fino al 18 gennaio si potranno ammirare circa 65 capolavori, di cui 50 realizzati da questo protagonista del Rinascimento fiammingo.
Si tratta di un'antologica unica in Europa, che arriva a vent'anni da quella di Bruges e a dieci dalla rassegna alla Frick Collection di New York, con opere provenienti dalle maggiori raccolte internazionali, nonostante il forfait all'ultimo minuto del Museo di Danzica che aveva concesso il prestito del trittico del Giudizio Universale, commissionato sei secoli fa dal banchiere fiorentino Angeli Tani e da allora fermato nella città polacca in seguito a una razzia di pirati. Il prestito è stato revocato, dopo una violenta campagna stampa, per decisione del ministro adducendo ragioni di conservazione. Maestro del colore, ha detto il curatore Till- Holger Borchert, Memling influenzò la pittura di Perugino e Raffaello nella raffigurazione della bellezza interiore.
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