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Michieletto attualizza Carmen e scuota ancora Londra

Michieletto attualizza Carmen e scuota ancora Londra

'Vittima di femminicidio per difendere la sua libertà di donna'

LONDRA, 06 aprile 2024, 17:22

Alessandro Carlini

ANSACheck

Opera Roma: Caracalla 2025, carta bianca a Michieletto - RIPRODUZIONE RISERVATA

Una Carmen di Georges Bizet che rivive - filtrata attraverso un bagno di modernità destinato ancora una volta a scuotere - nella sua autenticità di donna orgogliosamente libera, e per questo vittima della violenza maschile; una Carmen immersa in una scenografia segnata da elementi popolari novecenteschi e qualche momento ispirato addirittura ai film western. E' quella che Damiano Michieletto, con l'originalità ormai riconosciutagli a livello internazionale, ha portato sul palcoscenico prestigioso della Royal Opera House (Roh) di Londra nella prima della rappresentazione in cartellone a Covent Garden da questo fine settimana al 31 maggio.
    Spettacolo che nelle prossime due stagioni sarà a Madrid e poi a Milano. E che intanto ha fatto breccia, in un diluvio di applausi, di fronte alla platea degli appassionati di lirica della capitale britannica. Con un debutto da tutto esaurito che conferma l'attenzione che il regista veneziano riesce a suscitare, fra il pubblico come nelle recensioni della critica.
    Assecondato del resto nell'occasione da un cast d'interpreti e musicisti di alto livello, guidati al debutto dalla bacchetta del torinese Antonello Manacorda, chiamato ad alternarsi sul podio della direzione orchestrale - nelle varie rappresentazioni londinesi affidate a un doppio cast completo - con il francese Emmanuel Villaume.
    "Questa è una tragedia legata all'immaturità dell'uomo, all'incapacità di Don José di riuscire ad accettare la sua realtà, che lo porterà a compiere un atto criminale, emblema del suo persistente infantilismo", ha sottolineato all'ANSA a margine della serata d'esordio Michieletto: tornato nel tempio londinese dell'opera per la quarta volta dopo il successo-scandalo del Guglielmo Tell del 2015; il dittico Cavalleria rusticana/Pagliacci valsogli niente meno che l'Olivier Award; e il Don Pasquale del 2019. "Carmen parla anche e soprattutto di libertà - ha proseguito il regista, pronto come in passato a sfidare il quieto vivere dei puristi - poiché da una parte la figura femminile della protagonista incarna proprio l'idea della libertà assoluta; dall'altra nella figura della madre di Don José (evocata dalla sua messa in scena come una sorta di silenziosa ombra nera, ndr) esprime il tentativo di legare un figlio a sé, costringendolo a obbedire, dirottandone la volontà per mantenere il controllo su di lui. E nonostante la madre non sia fisicamente presente nella storia, la sua forza si manifesta attraverso il personaggio di Micaela". "La tragedia finale, con quello che è in effetti il femminicidio di Carmen, si trasforma così in uno scontro metaforico tra due modelli esistenziali opposti", la conclusione di Michieletto.
    Per evidenziare tutto questo lo spettacolo - coprodotto dalla Royal Opera House, dalla Scala di Milano e dal Teatro Real di Madrid - può far leva su star mondiali e voci emergenti della scena operistica odierna: come la giovane e scintillante mezzosoprano russa Aigul Akhmetshina, sotto i riflettori della prima nelle vesti non tradizionali di una Carmen interpretata con voce sublime, disinvoltura e presenza scenica straordinaria fino all'epilogo fortemente grafico dell'uccisione (Akhmetshina alla quale si avvicenderà dal 12 maggio la connazionale Vasilisa Berzhanskaya). O ancora come Piotr Beczala (Don José); Kostas Smoriginas (Escamillo); e infine l'ucraina Olga Kulchynska (vere e proprie ovazioni per la sua Micaëla).
    Un contesto che non può non richiamare l'attenzione della grande stampa del Regno Unito. Come dimostra il fatto che "questa Carmen", firmata Michieletto, sia stata inserita dal Daily Telegraph tra "le 10 opere da non perdere" della stagione 2024: per la "bruciante intensità" di un racconto in musica più attuale che mai.
   

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