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G20 Cultura Roma, Franceschini: è mezzo di dialogo tra popoli

G20 Cultura Roma, Franceschini: è mezzo di dialogo tra popoli

A Colosseo con Draghi, poi Muti al Quirinale e Palazzo Barberini

ROMA, 23 luglio 2021, 15:09

Cinzia Conti

ANSACheck

Franceschini, cultura mezzo formidabile dialogo popoli - RIPRODUZIONE RISERVATA

Franceschini, cultura mezzo formidabile dialogo popoli - RIPRODUZIONE RISERVATA
Franceschini, cultura mezzo formidabile dialogo popoli - RIPRODUZIONE RISERVATA

Un'apertura straordinaria all'interno dell'arena del Colosseo con il premier Mario Draghi, poi il concerto del maestro Riccardo Muti al Quirinale e i lavori a Palazzo Barberini con gran finale alla Galleria Borghese. Il G20 della Cultura che si svolgerà il 29 e il 30 giugno a Roma sarà il terreno di incontro non solo per l'Italia e il Paesi del G20 ma per tutto il mondo perché - come sottolinea il ministro della Cultura Dario Franceschini presentando il grande evento - "anche nei momenti in cui tutto divide e allontana ai paesi può restare sempre aperto un spiraglio di dialogo sulla cultura". E perché "investire in cultura ha molte funzioni importanti non solo quella economica (dà crescita, ricchezza e posti di lavoro) ma anche quella di strumento formidabile di dialogo tra i popoli".
    L'obiettivo del G20, spiega Franceschini, è arrivare alla firma di una dichiarazione congiunta dei ministri del G20 e delle organizzazioni che si occupano a vario titolo di cultura "che preveda una serie di impegni su molti temi" e anche "la stabilizzazione del G20 Cultura come una delle riunioni preparatorie al summit dei capi di Stati e di governo" dice orgoglioso Franceschini.
    Sono 5 i temi al centro di questa dichiarazione congiunta: "la tutela e la promozione della cultura e dei settori creativi come motore di una crescita sostenibile ed equilibrata (e dentro questo ci sta anche il sostegno che i vari Paesi hanno dato alle imprese e ai lavoratori durante la pandemia aiutandoli ad attraversare quel lungo deserto che è stata e in parte ancora è la pandemia). Poi proteggere il patrimonio culturale ancor di più se colpito da fenomeni come il terrorismo. Quindi la transizione digitale e nuove tecnologie per la cultura, sviluppate anche durante la pandemia e intervenire sulla capacità di formazione di operatori culturali di grande qualità e il più possibile con standard internazionali. Infine l'ultimo tema, affrontare il cambiamento climatico attraverso la cultura".
    "Il tavolone del G20 - racconta Franceschini - sarà al centro dell'arena con un programma molto importante e saranno immagini straordinarie. Ci saranno anche Draghi e la segretaria generale dell'Unesco, Audrey Azoulay. Come facemmo all'Expo di Milano abbiamo chiesto un contributo di un grande intellettuale italiano (venne Umberto Eco quella volta), stavolta abbiamo fatto una scelta più "giovane" e verrà il direttore del museo egizio di Torino Christian Greco che ha una grande esperienza internazionale".
    Il ministro non può non parlare della grande notizia di ieri su Venezia: "Rischiavamo oggi di trovarci a parlare della sua iscrizione nella lista del patrimonio Unesco a rischio. Sarebbe stato uno smacco enorme: l'Unesco ha dato indicazioni molto chiare che riguardano le grandi navi ma non soltanto quelle, anche il rispetto della laguna di Venezia. E' una decisione coraggiosa perché tocca interessi locali economici e infatti abbiamo previsto dei ristori specifici ma blocca da subito il passaggio delle grandi navi nel canale della Giudecca che era una cosa non più sopportabile. Mi è capito di incontrare personalità di tutto il mondo, l'ultimo Mick Jagger, e la prima cosa che mi ha detto è stata: Togliete le navi da Venezia".
    A far parte delle 36 delegazioni in arrivo a Roma, assieme ai ministri dei Paesi membri ed invitati, si riuniranno i vertici delle principali organizzazioni internazionali attive in materia, tra cui: l'Unesco, l'Ocse, il Consiglio d'Europa, l'Unione per il Mediterraneo, le organizzazioni internazionali del settore culturale quali Iccrom, Icom, Icomos, i protagonisti del contrasto agli illeciti contro il patrimonio culturale quali l'agenzia delle Nazioni Unite per il contrasto al crimine Unodc, Interpol e l'organizzazione doganale Wco. Per l'Italia interverranno anche i Carabinieri della Tutela del patrimonio culturale, l'Istituto centrale per il restauro e la Scuola dei Beni e delle attività culturali.
   

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