Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Audiovisivo vede nero, "risorse per la ripresa"

Audiovisivo vede nero, "risorse per la ripresa"

ROMA, 16 ottobre 2020, 09:44

di Michele Cassano

ANSACheck

Visita sul set del nuovo film di Giovanni Soldati - RIPRODUZIONE RISERVATA

Visita sul set del nuovo film di Giovanni Soldati - RIPRODUZIONE RISERVATA
Visita sul set del nuovo film di Giovanni Soldati - RIPRODUZIONE RISERVATA

Un trend in crescita fino all'anno passato che la pandemia ha interrotto, con un impatto forte quest'anno e anche nel 2021, se non ci saranno inversioni di tendenza, sia in termini di pubblicità che di incassi in particolar modo per le sale cinematografiche. E' il quadro delineato dal secondo Rapporto sul settore dell'Associazione dei produttori dell'audiovisivo, che lancia l'allarme e chiede al governo di intervenire per garantire le risorse necessarie. "Ci aspettiamo che anche l'anno prossimo si possa garantire un fondo straordinario e il tax credit maggiorato come è stato in era covid, perché è uno strumento indispensabile per il nostro settore e la ripresa della produzione", ha detto il presidente dell'Associazione, Giancarlo Leone, in occasione del Mercato Internazionale dell'Audiovisivo, sottolineando come sia fondamentale "che nel Recovery Plan siano chiaramente individuate le risorse per il settore". Un peso particolare lo ha la Rai che offre i tre quarti delle ore stagionali di produzione.
    "In questa fase così delicata sarebbe impossibile comprendere come Rai possa disinvestire nella produzione di film e fiction a causa dei previsti minori introiti pubblicitari - ha aggiunto Leone -. Per questo APA chiede al governo di riconoscere a RAI quella quota di extra gettito da canone e di trattenute fiscali che valgono annualmente circa 180 milioni di euro".
    Un appello condiviso dall'ad della Rai, Fabrizio Salini.
    "Non fermiamo le macchine, come qualcuno ha scritto sulla stampa. Continuiamo a investire nello sviluppo del settore audiovisivo, ma senza il riconoscimento di quello che si deve alla Rai ci saranno meno risorse che potremo immettere nel settore", ha detto, assicurando che presto sarà nominato il nuovo direttore della Fiction, di cui conserva ancora l'interim.
    Il capo del Mibact, Lorenzo Casini, ha assicurato che il governo continuerà a garantire risorse, che negli ultimi sei anni - ha ricordato - sono triplicate. "Lo strumento del tax credit ha funzionato benissimo - ha aggiunto -, ma credo che la sfida del futuro sia superare il tax credit, avvicinandosi al modello francese, nel quale non ci sia un inseguimento continuo di risorse. E' un settore in cui la programmazione non può essere condizionata dai tempi in cui lo stato decide che ci sono risorse aggiuntive".
    Il quadro è preoccupante: secondo i primi risultati sugli effetti dell'emergenza Covid sull'occupazione, la produzione audiovisiva ha registrato una riduzione del 46,4% delle iscrizioni di imprese durante l'anno in corso, in un settore che vede coinvolte 122.905 persone. La produzione nazionale ha raggiunto nel corso del 2018 un valore di 1,2 miliardi e nel 2019 si stima una crescita che innalzerebbe il valore a circa 1,3 miliardi di euro, con un peso della fiction nel 2018 di 443 milioni, dei film di 382 milioni e degli altri generi televisivi (programmi di intrattenimento, talk show, documentari) di altri 300/340 milioni.
    Prosegue negli anni la rapida crescita dell'online video. Si tratta di una tendenza già presente durante il 2019 e che si evidenzia ancora di più nel corso del 2020, anche a seguito della pandemia. A farla da padrone sono newcomer come Netflix e Amazon. "L'approdo in Italia testimonia la volontà di investire in modo strategico sulla produzione nazionale - ha detto il Vice President Original Series di Netflix Italia, Eleonora Andreatta -. Quest'anno le stagioni di serie lanciate su Netflix sono state cinque, quello che noi prevediamo è di raddoppiare questo numero nel giro di due anni". 
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza