''L'organizzazione del Festival della Bellezza è molto dispiaciuta per le polemiche in una stagione che ha richiesto un particolare impegno per tenere viva la cultura e ritrovare la condivisione tra le persone''. E' con una nota che il Festival della Bellezza risponde attraverso Alessandra Zecchini (Coordinamento generale); Alcide Marchioro (Direttore artistico); Marilisa Capuano (Programmazione editoriale) alle critiche sui social, da parte di associazioni e singoli, per la scarsa presenza femminile.
''L'attuale programma - spiegano - non riflette quello originario che avrebbe previsto eventi ideati per il Festival da artiste come Charlotte Rampling, Ute Lemper, Jane Birkin e Patti Smith, che sono state impossibilitate a partecipare per le problematiche relative al Covid. Molte altre figure femminili sono state invitate, ma non se la sono sentita di intervenire in un periodo difficile in un contesto particolare come l'Arena di Verona. Chi conosce il Festival sa qual è lo spirito che lo anima e le riflessioni che vengono proposte. Da Catherine Deneuve a Lella Costa, da Patti Smith a Laura Morante, da Fanny Ardant a Melania Mazzucco, le donne sono sempre state protagoniste, invitate per il loro pensiero e il loro talento, elementi distintivi nel mondo della cultura e dell'arte in cui è indifferente l'appartenenza a un genere''.
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