Contrariamente a quanto fatto a Miss
America, che ha abolito il bikini sulla scia delle proteste del
movimento #MeToo, Miss Italia conferma il costume due pezzi in
passerella. "Lo fa - spiega Diletta Leotta, che conduce insieme
a Francesco Facchinetti la finale del concorso, in diretta su
La7 - per contrastare l'odiosa teoria secondo la quale, chi si
veste in un certo modo, se la va a cercare". Piuttosto, aggiunge
la presentatrice, "deve cambiare il modo di guardare le donne,
che devono essere rispettate sempre".
Anche Maria Grazia Cucinotta, che a Miss Italia partecipò nel
1987 classificandosi terza, non sostiene l'idea che un look
castigato possa facilitare la vita alle donne. "Perché
precludersi la possibilità di sfilare ad un concorso di
bellezza?", dice l'attrice all'ANSA prima di prendere posto in
giuria. "Tutto può accadere nella vita. Devono essere le donne -
conclude - a saper scegliere, a farsi rispettare e a dire no".
Intanto continua l'avventura a Miss Italia della 18enne di
Tarquinia Chiara Bordi, la cui presenza ha scatenato l'interesse
dei media anche all'estero per la sua scelta di concorrere
nonostante la protesi che ha preso il posto della sua gamba
sinistra, persa all'età di 13 anni in un incidente in motorino.
La ragazza ha superato il primo step della finale di Miss Italia
nel quale il numero delle ragazze è passato da 33 a 15.
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