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Cannes: Totopalma, volano Cafarnao e Shoplifters

Cannes: Totopalma, volano Cafarnao e Shoplifters

In corsa Summer, Cold War, Dogman e Rohrwacher

CANNES, 18 maggio 2018, 20:41

di Francesco Gallo

ANSACheck

Il casta di Shoplifters a Cannes © ANSA/EPA

Il casta di Shoplifters a Cannes © ANSA/EPA
Il casta di Shoplifters a Cannes © ANSA/EPA

CAFARNAO di Nadine Labaki entra con forza nel Totopalma a un giorno della chiusura del Festival di Cannes. Per IndieWire è già Palma d'oro e anche Variety lo mette come sicuro candidato al premio maggiore.

"E non solo - spiega il sito - perché le giurie potrebbero essere più inclini a premiare le donne registe in questo particolare momento storico".

Di fatto il film della regista libanese resta un melodramma politico potente, un 'cafarnao' di temi che possono toccare una giuria a maggioranza femminile e non solo: lo sfruttamento femminile, l'infanzia abbandonata, i migranti, i sans-papier, la prostituzione, la povertà e le sue ragioni.

In un festival che ha come protagonisti molti ragazzini salgono poi le quotazioni di SHOPLIFTERS di Hirokazu Kore'eda con la sua famiglia criminal-solidale che vive con piccoli furtarelli nei grandi magazzini, ma sicuramente è più empatica di molte di quelle tradizionali.

Per gli anglosassoni molte possibilità ancora per il nostro DOGMAN di Matteo Garrone che corre anche per la migliore interpretazione maschile con Marcello Fonte che sembra aver conquistato tutti. Per i francesi, invece, la sfida è in bianco e nero: tra il russo SUMMER di Kirill Serebrennikov (che potrebbe anche vincere con i due protagonisti, Teo Yoo e Irina Starshenbaum) e il polacco COLD WAR di Pawel Pawlikowski che racconta un cerchio d'amore melò che parte dalla Polonia, tra le macerie della seconda guerra mondiale, e lì ritorna a fine anni Sessanta. Nel film anche possibilità per l'attrice Joanna Kulig e Tomas Kot, credibilissima coppia d'amanti.

Anche LAZZARO FELICE di Alice Rohrwacher ha buone chance. La favola della bontà che vince, tra Olmi, il De Sica di Miracolo a Milano e Taviani, è piaciuta molto alla stampa inglese (per The Guardian è Palma d'oro) e anche a molti critici francesi. Sorprese potrebbero venire poi da THREE FACES dell'iraniano Jafar Panahi, regista censurato nel suo Paese dove di fatto gli è vietato a fare film, che a tre anni di distanza da 'Taxi Teheran' torna agli spazi angusti di un'automobile per denunciare quanto sia difficile fare cinema nel suo Paese (da Palma la bella attrice Jafari Behnaz nel ruolo di se stessa).

E ancora sorprese da BLACKKKLANSMAN di Spike Lee, con la forza della sua ennesima denuncia del razzismo, ma anche per il fatto che nel film presenta un'inedita agghiacciante scena choc e vera della strage di Charlottesville della scorsa estate.

Attenzione infine al coreano BURNING di Lee Chang-dong, diviso tra triangolo d'amore e rabbia. Una sorta di mistery thriller che si consuma, più che nell'azione, nella passione nascosta dei sentimenti. I tre protagonisti di questo triangolo sono tutti da Palma, a partire dalla ragazza Yong-seo Yun fino ai suoi due contendenti: Ah-in Yoo, nel ruolo di un povero aspirante scrittore, fino a Steven Yeun cinico rampollo pieno di denaro. Infine, manca all'appello solo il film di Nuri Bilge Ceylan, THE WILD PEAR TREE, tre ore per raccontare la storia del ritorno a casa di un aspirante scrittore.

   

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