"Anche dopo episodi molto gravi che hanno visto protagonisti nostri concittadini nell'ultimo anno, il dovere della memoria è un valore ancora più forte da tutelare e da difendere. Perciò il 27 gennaio vogliamo viverlo come un giorno della memoria ma anche del futuro, rivolto alle nuove generazioni, e contro l'indifferenza. Non provare più sdegno per quanto successo ci mette a rischio, è anche un primo segno di debolezza". La sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio Maria Elena Boschi, pensa ai giovani e guarda avanti presentando nella sala stampa di Palazzo Chigi gli eventi in programma per il "Giorno della Memoria 2018", patrocinati dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Comitato di coordinamento per le celebrazioni in ricordo della Shoah.
"Firmeremo - ha spiegato - un protocollo tra il dipartimento Pari opportunità e Comunità ebraiche italiane per lavorare insieme nei prossimi tre anni sulla educazione ma anche sul presidio costante su atti, fenomeni e singoli episodi". La sottosegretaria ricorda anche che "il 2018 è una ricorrenza particolarmente dolorosa perché ci ricorda gli 80 anni dalla promulgazione delle leggi razziali. Gli eventi durante l'anno serviranno a coltivare il dovere della memoria, una memoria tenuta viva dai sopravvissuti, anche con molto dolore personale e in alcuni casi il non essere creduti: c'è voluta perseveranza e coraggio nell'affermare la verità di ciò che era avvenuto".
Anche la presidente dell' Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Noemi Di Segni, mostra preoccupazione. "Assistiamo di recente a importanti fenomeni di neofascismo, non possiamo ignorarli", ha detto sottolinendo che anche per la ricorrenza dell'anniversario della promulgazione delle leggi razziali, quest'anno è stato "definito un percorso intitolato 'dalla tutela della razza alla tutela dei diritti'. Filo conduttore sarà la corresponsabilità delle diverse istituzioni, ponendo l'attenzione sugli apparati normativi che hanno consentito e legittimato la deportazione. Era tutto perfettamente corrispondente al formalismo del principio di legalità ma contrario alle norme etiche del diritto dell'essere umano".
Riferendosi a episodi recenti sfociati, come a Genova, "in veri e propri atti di violenza", Boschi ha osservato: "Il timore è che gli anticorpi possano affievolirsi nel tempo. Abbiamo bisogno di iniziative che consentano di tenere alta l'attenzione anche rispetto a singoli fenomeni".
Il segretario generale di Palazzo Chigi, Paolo Aquilanti, ha detto che si sta lavorando da tempo "sul riallestimento del padiglione italiano del campo di Aushwitz. Dopo il cambiamento delle regole delle autorità polacche, l'Italia ha dovuto smantellare l'allestimento nel blocco 21, che sarà riallestito in Italia". L' obiettivo e' avere in tempi non troppo lontani un nuovo percorso espositivo rivolto soprattutto alle scuole, "perché gli studenti possano lì vedere in modo più diretto il coinvolgimento degli ebrei portati dall'Italia". Il nostro paese, ha ricordato, quest'anno ha la presidenza di turno dell' l'International Holocaust Remembrance Alliance, l'Alleanza tra Stati fondata nel 1998 con l'obiettivo di promuovere l'educazione, la memoria e la ricerca sull'Olocausto.
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