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Parlano i registi de "Il cratere": "E' un film politico"

Parlano i registi de "Il cratere": "E' un film politico"

Luzi e Bellino in corsa alla 32/a edizione della Sic

10 febbraio 2018, 12:27

di Francesco Gallo)

ANSACheck

"È la storia di un padre e una figlia adolescente e della rivalsa di questo genitore, che vive nell'hinterland napoletano, quando il successo della ragazza gli permette un riscatto sociale". Così i registi Silvia Luzi e Luca Bellino parlano de Il cratere, unico film italiano in corsa alla 32/a Settimana Internazionale della Critica sezione, parallela al Festival di Venezia (30 agosto-9 settembre). Protagonisti, Rosario (Rosario Caroccia) e Sharon (Sharon Caroccia), padre e figlia nel film come nella vita.

"Il successo di Sharon come cantante neomelodica è per Rosario, gitano che nelle feste di paese regala un peluche a chi pesca il numero vincente, una rivincita, una chiave per ribellarsi. Certo tra di loro - aggiungono Luzi e Bellino in una conversazione con l'ANSA - ci sono i soliti attriti che accadono tra padri e figli, ma questo è quello che avviene in tutte le famiglie in ogni parte d'Italia". Comunque, sottolineano, "il nostro è un film politico, perché quello di Rosario è un odio ancestrale verso i ricchi e così abbiamo ricreato situazioni che portano i personaggi a scelte drastiche".

Insomma una sorta di metafora, riconoscono gli autori, "della lotta di classe che, seppur sepolta, nell'intimo resta sempre viva e perenne".  Un complimento che piacerebbe a Luzi e Bellino? "Il fatto che sia un'opera che parla della necessità di ribellarsi".  Il titolo viene invece "da Crater, una costellazione invisibile proprio perché troppo luminosa. È percepibile a fatica e per una sola stagione, ma solo nel sud del mondo". I protagonisti di questo film sono infine due non professionisti e non è escluso che nella vita possano avere ruoli simili a quelli che interpretano ne Il cratere.  Il film, prodotto dagli stessi registi e sceneggiatori con Rai Cinema, si legge nelle note di regia, "racconta il cruccio, il pregiudizio e l'onta, il passo e l'inganno. È melodia dialettale per libera scelta, è il tutti contro tutti per sopravvivere, è il noi contro di loro per difendersi. Lotta di classe e perpetua e primitiva, gogna circolare. Definitiva e bizzarra".
   

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