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Song e Napule

Song e Napule

Il testo del monologo

18 marzo 2017, 15:56

Redazione ANSA

ANSACheck

Un murale di Maradona a Napoli - RIPRODUZIONE RISERVATA

Un murale di Maradona a Napoli - RIPRODUZIONE RISERVATA
Un murale di Maradona a Napoli - RIPRODUZIONE RISERVATA

I song e napule…sono napoletano…qualcuno ha detto che essere napoletano è una fortuna

È vero

Io ho la fortuna di essere napoletano, perché sono bilingue dalla nascita e quando canto mi capiscono in tutto il mondo…O’ sole mio, O’ surdato nammurat, senti questo articolo, O’, è greco. E quando a Napoli si parlava il greco, nelle altre città si parlava latino

Io ho la fortuna di essere napoletano perché sono nato nella stessa città di Eduardo, Totò, Caruso, Troisi, Pino Daniele e poi di Marotta, Bovio, Di Giacomo…pure Bud Spencer era napoletano e come menava lui non menava nisciun

Io ho la fortuna di essere Napoletano perché conosco la parte buona di Napoli, perché a Napoli c’è una parte buona che fatica ogni giorno per distinguersi da quella cattiva. Ed io lo so, è una fatica doppia, perché è più difficile essere buoni a Napoli che essere buoni in Svizzera. A essere buoni in Svizzeri in fondo, so’ capaci tutti, pure gli Svizzeri

Io ho la fortuna di essere napoletano e di appartenere ad una città che ha inventato “il sospeso” , il caffè pagato per chi non se lo può permettere, perchè nessuno, nessuno mai, deve sentirsi così povero da non potersi bere un caffè
Io ho la fortuna di essere napoletano, perché se in tutto il mondo i bambini hanno sognato con Batman, l’Uomo Ragno, Superman, che erano eroi di fantasia, quando sono stato ragazzino io, ho sognato con un super eroe argentino che non aveva né una spada né un mantello ma una maglia azzurra con il numero dieci…e la fantasia ce l’aveva nella testa e nei piedi
Io ho la fortuna di essere napoletano perché nessun’altra città del mondo è nata dal corpo di una sirena, Partenope, morta di dolore perché si era innamorata di Ulisse, dando vita ad un popolo che infatti sa bene che cos’è il dolore e la passione…
Io ho la fortuna di esere napoletano perché a Napoli hanno creato capolavori conosciuti in tutto il mondo: il Teatro San Carlo, la statua del Cristo velato …poi Dio ci ha regalato Ischia, Capri, Procida e Sorrento e noi abbiamo inventato a pizza e a sasiccia cu’ i friarielli…e so sicur che pure TU (col dito alzato rivolto al cielo) quacch e vote te le mangiat


Io ho la fortuna di essere napoletano perché Napoli mi ha insegnato l’ironia, vero antibiotico dell’esistenza, quell’ironia che il giorno dopo il primo scudetto, fece scrivere ai napoletani sui muri un messaggio per i morti: “che vi siete persi…”
Io ho la fortuna di essere napoletano perché napoli è una città che tutti i giorni si bacia col mare, e che nei secoli ha sempre dimostrato accoglienza e tolleranza. E a quelli che ci denigrano facendo il tifo per il vesuvio o dicendoci che siamo solo spaghetti pizza e mandolino io chiedo: ma quando lo dite, veramente ci credete?

Io sono nato napoletano, non l’ho scelto. Ma si turnass a nascere, vulisse nascere napulitan…

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