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Sting: il rock lo faccio ogni sera, è senza tempo

Sting: il rock lo faccio ogni sera, è senza tempo

Al Bataclan per lenire le ferite, Trump mi preoccupa

MILANO, 14 novembre 2016, 10:09

Federico Pucci

ANSACheck

Sting al Bataclan © ANSA/AP

Sting al Bataclan © ANSA/AP
Sting al Bataclan © ANSA/AP

"La mia intenzione era quella di lenire le ferite per far star meglio la gente": così Sting,a Milano per promuovere il suo nuovo album '57th & 9th', ha parlato del concerto con cui ieri sera ha riaperto il club Bataclan a un anno dagli attentati terroristici di Parigi. "Non è stata una serata facile, perché avevo due compiti: rendere omaggio alle vittime, alle famiglie e ai sopravvissuti presenti, e celebrare la riapertura di un teatro da cui sono passato io stesso nel 1979. Abbiamo iniziato con un minuto di silenzio e con 'Fragile', che ritenevo appropriata per la situazione, e ho voluto il trombettista Ibrahim Maalouf perché ritenevo importante avere una presenza islamica sul palco. C'era una donna che ha assistito all'intero concerto tenendo in alto una foto del suo figlio: mi ha ricordato le madri dei Desaparecidos. Poi la serata ha preso una piega più gioiosa". Il cantautore inglese ha parlato dei temi di attualità toccati nelle sue nuove canzoni, come la crisi globale dei migranti, osservata dal di dentro in 'Inshallah': "Non ho soluzioni politiche, ma la mia sensazione è che potremo risolvere il problema solo con l'empatia, immaginandoci con le nostre famiglie su quei barconi, perché non è detto che non possa succedere anche a noi. Questa gente sfugge da guerre combattute con le armi che produciamo qui in Europa, ma penso che l'Italia stia facendo un lavoro molto importante nel salvataggio di queste persone: mi rende orgoglioso vedere la Guardia Costiera italiana che le tira fuori da quelle imbarcazioni". Sting, da anni residente a New York e che in tracce come 'Petrol Head' ripercorre l'immaginario americano, ha parlato poi anche dell'elezione di Trump: "Penso che il riscaldamento globale sia un tema fondamentale, ne parlo anche in modo ironico nella canzone 'One Fine Day' dove mi auguro che sia fasullo come dicono coloro che negano le prove scientifiche.
    Il fatto che il presidente eletto degli Stati Uniti sia uno di quelli che lo considera una truffa è preoccupante".
    D'altra parte, Sting non vuole parteggiare ("Scatena sentimenti xenofobici se lo fa uno straniero come me") ed è scettico sulla mobilitazione delle star: "Per un minatore della Virginia o un operaio della Pennsylvania senza lavoro vedere tutte quelle ricche celebrità divertirsi sul palco con la Clinton non era uno spettacolo piacevole, non faceva passare il messaggio". Tra le tracce del disco anche '50.000', un brano che riflette sulla mortalità prendendo spunto dalla scomparsa di icone come Bowie e Prince: "Sono stati degli idoli anche per me.
    Dentro di noi c'è un bambino che li guarda e li ritiene immortali: è un'illusione che ci conforta".
    Se intanto il nuovo album è stato presentato come un ritorno al rock, Sting è convinto di non averlo mai abbandonato: "Nell'ultimo decennio ho pubblicato dischi più esoterici dando sfogo alla mia curiosità, ma di fatto il rock'n'roll lo faccio ogni sera quando suono. La formula chitarra-basso-batteria ha qualcosa di senza tempo, mentre i dischi prodotti con gli ultimi ritrovati hanno già la data di scadenza: ora volevo sorprendere le persone, io stesso mi sono sorpreso! Ho lavorato con i miei musicisti come fossimo in una jam session". La stessa formula rock essenziale sarà al centro del nuovo tour mondiale di Sting, che partirà a febbraio e passerà dall'Europa a marzo e aprile.
   

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