Un'esperienza musicale che va dalla banda di paese, dove suonava come trombonista, al jazz, dai tour con grandi artisti come Nicola Piovani, Daniele Silvestri, Arisa, Cristiano De Andrè, all'album "Cuore elettroacustico", al quale hanno collaborato Max Gazzè e Faso degli Elio e Le Storie Tese.
Dedo, al secolo Massimo De Domenico, mescola ritmi pop e contaminazioni ska a riflessioni su temi sociali, accende la miccia della polemica su arrangiamenti divertenti e scanzonati.
Con ironia punta il dito sulle relazioni virtuali dei social ("devo pubblicare in fretta e furia la foto dei miei denti, ho dimenticato di cliccare mi piace ai quattro venti", canta in "Taggami il nervo dell'amore") o sull'effetto alienante della tv ("col sorriso sulla bocca tu mi credi divertente, fingo rido piango gioco e ti uccido lentamente" è il refrain del pezzo "Resta sul divano"), o ancora sul dramma della crisi economica ("euro nascosto torna ancora in tasca se è vero che ci rappresenti dai una scossa", in "Euro da mare").
Classe '72, l'artista messinese che dal 2013 è nella band di Max Gazzè, ritrae la realtà con amarezza e cinico distacco ma mai con assoluto disincanto. "Inverno maledetto", secondo singolo dell'album "Cuore elettroacustico" in radio da settembre, è forse la sintesi della sua visione di una realtà lanciata a grande velocità sulla strada di un inarrestabile progresso tecnologico dal quale l'uomo, con le sue debolezze e imperfezioni, rischia di essere fagocitato. Il tema, raccontato dal cantautore in un videoclip in cui compaiono anche Asia Argento e Max Gazzè, è un amore malinconico e impossibile: Dedo affida al rapporto sentimentale l'occasione per riflettere sul senso della vita, tra gli spiragli che fanno intravedere la verità e la delusione di aver coltivato soltanto illusioni.
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