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Sabrina Impacciatore protagonista di 'Splendor'

Sabrina Impacciatore protagonista di 'Splendor'

Su Iris, sabato 17 alle 24 e su Mymovies domenica 18 alle 21

15 settembre 2016, 16:22

Redazione ANSA

ANSACheck

Sabrina Impacciatore - RIPRODUZIONE RISERVATA

Sabrina Impacciatore - RIPRODUZIONE RISERVATA
Sabrina Impacciatore - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il mistero del talento dell'attore è uno dei temi al centro dell'appuntamento con Splendor, in onda su Iris sabato 17 settembre alle 24 e su Mymovies domenica 18 alle 21.

Splendor è il primo programma sul cinema che scorre il riflesso di tutte le arti sul grande schermo, dalla scrittura alla pittura, dal fumetto al videogame, dalla musica al teatro.

In questa puntata si concentra sul mistero del talento di chi decide di essere un altro per mestiere (gli attori), su chi si misura ogni sera su un palcoscenico per farlo (il fascino e la paura del teatro), su chi, come Taqua, una giovanissima disegnatrice e “comic journalist” usa la propria immagine, incorniciata dal velo islamico - ai nostri occhi un vero e proprio costume, come negli spettacoli teatrali - per costruire un personaggio a fumetti il cui abbigliamento è il punto di maggiore incandescenza per scoprire lo sguardo degli altri su di sé e anche cercare di capire il proprio.

Ma prima di arrivare a questa giovane blogger autrice di una popolare striscia a fumetti, Splendor parte da uno degli attori di maggior successo nelle ultime stagioni, Alessandro Borghi, che con Suburra, Non essere cattivo e con Il più grande sogno, reduce da una calda accoglienza all’ultima Mostra del Cinema di Venezia, si è imposto all’attenzione di pubblico e critica. Borghi, che sogna il teatro, prima di arrivare al cinema ha fatto molta tv (dove faceva sempre “lo stalker o il marito sfigato”), ma anche il modello, lo stunt e il cameriere a Roma. Sentire raccontare come è arrivato a far sì che la macchina da presa sia sempre a pochi centimetri dal suo sguardo vitreo e dal suo labbro tremulo, è uno spettacolo a sua volta.

Altrettanto divertente è la presenza di Emanuele Salce, figlio di Luciano, grande autore, attore e regista di commedia (è l’uomo che ha portato Fantozzi al cinema), il cui spettacolo/monologo (Mumble Mumble) è ormai “diventato un classico”, come ha scritto il Corriere della Sera. Figlio di un mito e figlio adottivo di un mito ancor più grande (Vittorio Gassman, nella cui casa ha abitato sin da piccolo nel momento in cui la mamma è diventata la compagna del grande attore), Salce racconta il giorno del funerale di entrambi trasformando qualcosa di tragico e doloroso in uno spettacolo straordinariamente divertente.

Si finisce con un personaggio che della ricerca espressiva, del bisogno di messa in scena, dell’intensità dell’immedesimazione è un po’ una primatista: Sabrina Impacciatore, presto a teatro con La venere in pelliccia, da cui anche Polanski ha tratto un film. Esordiente giovanissima a Non è la Rai, attrice di numerosi film come L’ultimo bacio o Amiche da morire, si è dedicata nelle ultime stagioni soprattutto al palcoscenico, per una vocazione profonda al dramma e alla tragedia. E che non si stanca mai di sperimentare. Tanto che, racconta, qualche anno fa è andata a Parigi a studiare da trapezista in un circo.

Splendor finisce con la musica dal vivo con Mirko Dettori.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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