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Con tripletta a Quinzaine, la squadra dei 6 italiani al Festival

Con tripletta a Quinzaine, la squadra dei 6 italiani al Festival

Con Virzì e Bellocchio arriva Giovannesi con amore e carcere

ROMA, 20 aprile 2016, 14:24

Alessandra Magliaro

ANSACheck

Una scena di Fai bei sogni di Marco Bellocchio - RIPRODUZIONE RISERVATA

Una scena di Fai bei sogni di Marco Bellocchio - RIPRODUZIONE RISERVATA
Una scena di Fai bei sogni di Marco Bellocchio - RIPRODUZIONE RISERVATA

Un Tempo delle mele in un carcere minorile, un uomo alla ricerca della verità sulla morte della mamma quando era bambino, due donne 'ribelli' con disturbi mentali e un'amicizia che cura: il mosaico eterogeneo della squadra tricolore al festival di Cannes (11-22 maggio) si completa con la bella tripletta italiana alla Quinzaine des Realizateurs. Si tratta rispettivamente di Fiore di Claudio Giovannesi, Fai bei sogni di Marco Bellocchio, La Pazza Gioia di Paolo Virzì. Dopo la doccia fredda per non aver avuto neppure un film nel concorso principale, e dunque senza speranze per la Palma d'oro, il cinema italiano arriva al festival 'risarcito' nelle altre sezioni e con una pattuglia tutt'altro che mini: sei film e due cortometraggi, a dimostrazione di una certa vitalità.
    A Un Certain Regard c'è Pericle il nero, opera terza di Stefano Mordini e tra le proiezioni speciali il documentario L'ultima spiaggia, esordio nel lungometraggio di Davide Del Degan e Thanos Anastopoulos. Sempre in proiezione speciale, ma in Semaine de la Critique, verrà proposto il secondo film di Alessandro Comodin I tempi felici verranno presto. Nella competizione cortometraggi è stato selezionato Il Silenzio di Farnoosh Samadi e Ali Asgari mentre il Centro Sperimentale di Cinematografia porterà all'Atelier de Cinéfondation La santa che dorme di Laura Samani.
    Felice e pure emozionato per la prima volta a Cannes è Paolo Virzì: ''è un grande piacere, specie la collocazione nella sezione più scapigliata e meno pomposa, peraltro in ottima compagnia, con un monumento come Bellocchio e col battagliero Giovannesi'', commenta a caldo il regista del film che scritto con Francesca Archibugi (prodotto da Marco Belardi per Lotus Production - una società di Leone Film Group - e Rai Cinema) uscirà nelle sale italiane martedì 17 maggio distribuito da 01 Distribution. "Siamo emozionati di mostrare in un'occasione importante come Cannes la nostra storia di follia, di ribellione alle regole, di amicizia curativa tra due donne - l'istrionica Beatrice Morandini Valdirana (Valeria Bruni Tedeschi), sedicente contessa e la fragile e dolente Donatella Morelli (Micaela Ramazzotti) - dalla vita complicata. Quel poco che conosco di quel festival, avendolo frequentato finora solo da spettatore, o per incontri di lavoro, è che sembra una messinscena perfetta per dare ad un cineasta la sensazione strepitosa di essere, almeno per qualche giorno, al centro del mondo", conclude Virzì.
    E' al missaggio Claudio Giovannesi quando arriva la notizia da Cannes: ''Fiore - dice all'ANSA il regista romano, classe '78, noto per Alì ha gli occhi azzurri - è ancora da completare ma è un guaio 'bello' oggi. E' una storia di adolescenti e di ricerca d'amore, un innamoramento contrastato perchè i miei protagonisti sono due giovani italiani in carcere entrambi per aver rapinato cellulari. Sono ragazzi come tanti, li ho visti personalmente frequentando sei mesi il carcere minorile di Roma.
    Lì provano con laboratori e iniziative ad aiutarli per dare loro una seconda possibilità. Sono rigidamente separati maschi e femmine e non si incontrano se non al ballo di fine anno. Ho voluto raccontare questa storia, il bisogno enorme di amore, che è quello della mia protagonista Daphne, e l'innamoramento adolescenziale in un luogo di detenzione, i pizzini scambiati sotto il vassoio della sala mensa. Il carcere è il luogo simbolico per rappresentare la mancanza d'amore più che la privazione della libertà''. Attori non professionisti, ex detenuti minorili e due attori veri, Valerio Mastandrea (il padre di Daphne, finalmente fuori dopo 8 anni e ora inadeguato a sostenere la figlia) e Laura Vasiliu, l'attrice romena coprotagonista del film Palma d'oro a Cannes 4 mesi, 3 settimane 2 giorni di Christian Mungiu per Fiore che sarà in sala con la Bim.
    E poi c'è il maestro Marco Bellocchio: Fai bei sogni, dal romanzo di Massimo Gramellini, prodotto da Ibc Movie, Kavac Film Rai Cinema e Ad Vitam, è il film di apertura della Quinzaine.
    E' la storia di una difficile ricerca della verità e allo stesso tempo la paura di scoprirla. La mattina del 31 dicembre 1969, Massimo, nove anni appena, trova suo padre nel corridoio sorretto da due uomini: sua madre è morta. Massimo (Valerio Mastandrea) cresce e diventa un giornalista. Dopo il rientro dalla Guerra in Bosnia inviato dal suo giornale, incontra Elisa (Berenice Bejo). La vicinanza di Elisa aiuterà Massimo ad affrontare la verità sulla sua infanzia ed il suo passato".
   

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