Mezzo secolo fa la svolta dei Rolling Stones, Aftermath, il primo album scritto dalla coppia, Mick Jagger e Keith Richards.
Il 1966 rappresenta un momento importante della maturità musicale raggiunta dal gruppo. Dalla rivisitazione della musica afroamericana, i Rolling Stone approdano uno stile personale. Brian Jones si rivela, oltre che un gran chitarrista di scuola blues, un vero e proprio strumentista poliedrico: suona di tutto, anche dulcimer e sitar.
Keith Richards inizia a concentrarsi sul lavoro delle chitarre.
L'album ebbe un buon successo, sia in Inghilterra, piazzandosi alla prima posizione della classifica per otto settimane, sia in America, dove il disco balzò al secondo posto delle classifiche, diventando successivamente disco di platino.
Benché la consistenza dei testi venne considerata vacillante in alcune parti dell'album, Aftermath fu importante perché mise la coppia Jagger/Richards allo stesso livello di compositori come Lennon/McCartney e Bob Dylan, e ridefinì i Rolling Stones come band votata al rhythm and blues ed anche artisticamente inventiva.
Mick Jagger, Keith Richards, Ronnie Wood e Charlie Watts, sono i quattro ragazzi che hanno fatto la storia dei, Rolling Stones. Molto diversi tra loro per provenienza ed estrazione sociale, hanno formato una delle band più importanti, tra le maggiori espressioni della miscela tra i generi della musica rock e blues.
Il 1965 è l'anno della fama per i Rolling Stones con la prima uscita di 'The Last Time', seguita da (I Can't Get No) Satisfaction. Ed è proprio con Satisfaction (1965) che i Rolling Stones si impongono definitivamente. Sempre nel 1965 anche il singolo Get Off of My Cloud raggiunge la prima posizione nella Billboard Hot 100 per due settimane.
Nel 1966, la svolta con l'album Aftermath.
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