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Iran: Masha Mohebali, figli rivoluzione edonisti e ribelli

Iran: Masha Mohebali, figli rivoluzione edonisti e ribelli

Per giovane scrittrice non cercano ideali ma solo le libertà negate

TEHERAN, 31 dicembre 2015, 18:08

di Luciana Borsatti

ANSACheck

La scrittrice iraniana Masha Mohebali (foto di Luciana Borsatti) - RIPRODUZIONE RISERVATA

La scrittrice iraniana Masha Mohebali (foto di Luciana Borsatti) - RIPRODUZIONE RISERVATA
La scrittrice iraniana Masha Mohebali (foto di Luciana Borsatti) - RIPRODUZIONE RISERVATA

 "Non è certo un presidente diverso a colmare la distanza tra due generazioni, chi ha fatto la rivoluzione del 1979 ed i loro figli". Masha Mohebali è seduta ad un tavolo del Nazdik cafè, un locale preferito dagli intellettuali fra i tanti locali 'trendy' del centro di Teheran, e parla di quanto la presidenza di Hassan Rohani, e l'accordo sul nucleare, possano aver cambiato gli scenari per i giovani iraniani.

Lei è nata nel 1972, e quindi la sua generazione sta nel mezzo, ma i nipotini della rivoluzione islamica li ha raccontati nel suo "Non ti preoccupare", un best-seller in Iran edito in Italia da Ponte 33, nella traduzione di Giacomo Longhi. Un romanzo scritto prima del 2009 ma che in un capitolo sembra anticipare le proteste di piazza di quell'anno, quando l'Onda verde contestò l'esito delle presidenziali che davano per vincente Mahmoud Ahmadinejad.

A decidere il bando del libro, racconta all'ANSA, un rapporto uscito su una rivista interna dell'intelligence - e poi trapelato su un sito di opposizione - che metteva anche il suo tra quelli che si pensava avessero insegnato ai giovani come protestare. "Ridicolo", commenta ora Masha.

In effetti non c'è davvero nulla di ideologico nel ribellismo individualistico e disordinato, se non autolesionistico, dei post-adolescenti di cui parla.

Ragazzi come Shadi, la protagonista, irriverente e perennemente impegnata a cercarsi la dose di droga: sorprendente personaggio che si esprime sboccatamente in un linguaggio immaginifico e gergale, e assiste critica e indifferente alle reazioni di panico della sua famiglia e di tutta Teheran per le scosse sismiche che scuotono il sottosuolo - in realtà un pericolo effettivo per la capitale, sita in una zona sismica e dove da anni scaramanticamente si attende il 'big one'. "La generazione dei genitori di Shadi aveva un ideale per cui combattere, islamico o comunista - spiega Masha - ma quella di Shadi pensa che loro avevano potuto godere, con lo Shah, di tante libertà ora negate. Per questo ritengono colpevoli i genitori, non vogliono ideologie e decidono di fregarsene, scegliendo l'anarchismo e l'edonismo".

Anche se c'è una minoranza impegnata, dunque, la maggior parte dei ventenni "vuole soprattutto libertà individuali: nel vestire,divertirsi e fare feste. E non li si può rimproverare, visti gli anni di restrizioni che ci sono stati".

Certo, con Rohani un miglioramento c'è, ammette, "rispetto alla depressione e alla mancanza di speranza di prima". Ma l'attuale presidente ha dato priorità alle sanzioni, all'economia, alla politica estera, osserva all'epoca di questa intervista, nel settembre 2015, "e speriamo possa ora occuparsi anche di cultura e società".  In particolare realizzando, conclude, le sue  promesse sulla fine della censura. 

   

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